Arte greca

  • 1200 BCE

    Inizio periodo geometrico

    Il periodo geometrico è caratterizzato dalla fondazione delle prime città (POLEIS) e dall’inizio di un’importante e diffusa produzione della ceramica. Atene è considerato il principale centro di produzione. La ceramica ha un ruolo fondamentale nella conoscenza della civiltà greca.
  • 750 BCE

    Fine periodo geometrico

    Questo periodo, almeno in parte, coincide con quello che gli storici indicano come Medioevo ellenico
  • 700 BCE

    Inizio periodo arcaico

    Questo periodo comprende l’arco di tempo durante il quale la civiltà greca inizia a maturare le caratteristiche che più la contraddistinguono, sviluppando l’architettura dei templi e in scultura, la rappresentazione della figura umana. Questo periodo si divide in: primo arcaico, arcaico maturo e arcaico tardo.
  • 480 BCE

    Fine periodo arcaico

    Questo periodo si conclude con la vittoria dei greci sui persiani. Ci fu un grande sviluppo culturale: nascono gli ordini architettonici. Nella scultura iniziano ad esserci kouroi e kourai e scultura sui frontoni. In questo periodo la pittura su parete, su tavola e su vasi. La ceramica è a figure nere e dal 530 a.C a figure rosse.
  • 480 BCE

    Inizio periodo classico

    In questo periodo inizia ad esserci una conoscenza dell’anatomia umana, la natura veniva imitata è presa come modello per la bellezza ideale. La perfezione veniva rappresentata da: equilibrio, armonia, simmetria e bellezza. In questo periodo le statue venivano realizzate con il bronzo con la tecnica di fusione a cera persa.
  • 400 BCE

    PUGILE IN RIPOSO

    PUGILE IN RIPOSO
    È una scultura alta 128 cm. Non si sa chi sia l’autore dell’opera. È un pugile seduto colto in un momento di riposo, dopo un incontro; le mani sono protette, le braccia appoggiate sulle gambe e c’è un improvviso scatto della testa che si volta verso destra. Gli inserti in rame rappresentano gocce di sangue colate dalle ferite nell’atto del volgersi della testa. Opera realizzata in bronzo.
  • 390 BCE

    LISIPPO

    Lisippo era nato nel 390 a.C., ma fu attivo nel periodo tra il 365 e il 305 a.C. Era lo scultore prediletto da Alessandro Magno.
    • Rappresentava la realtà nelle sue diverse manifestazioni
    • Utilizzava: nuove proporzioni anatomiche; nuovi equilibri compositivi.
    • Rappresentava gli uomini come appaiono e non come sono.
    • Creò un nuovo canone compositivo che sostituì quello di Policleto.
  • 350 BCE

    Fine periodo classico

    Il periodo classico ha rappresentato il momento di maggiore splendore della società. È possibile riferirsi a una suddivisione più puntuale: classico iniziale (stile severo), classico maturo e classico tardo.
  • 323 BCE

    Inizio arte ellenistica

    In questo periodo inizia il declino dell’arte greca ma si assiste anche alla sua massima diffusione, in quanto la civiltà e la cultura greca non saranno mai sopraffatte da quelle romane.
  • 323 BCE

    ALESSANDRO MAGNO

    Alessandro Magno aveva creato un impero che si frantumò dopo che morì nel 323 a.C. Dopo che fu scomparso l’Impero si divise in numerosi regni detti “ellenistici”, retti dai suoi generali che furono gli iniziatori di nuove dinastie.
  • 320 BCE

    APOXYOMENOS di Lisippo

    APOXYOMENOS di Lisippo
    È una copia romana dell’originale in bronzo. Era una statua celeberrima nell’antichità. È rappresentato un atleta che si deterge; effettua un gesto banale. È un’opera nota di realismo. Violazione del canone classico: equilibrio instabile, senso di sospensione, provvisorietà e dinamica irrequietezza. Assenza di simmetria. La visione del busto è impedita e il moto del corpo è pertinente. La composizione è dinamica.
  • 290 BCE

    LA VECCHIA UBRIACA

    LA VECCHIA UBRIACA
    Scultura in marmo datata nel 290 a.C. Copia romana in marmo. Non si sa chi sia l’autore di quest’opera. Il soggetto della scultura è un’anziana donna ubriaca che tiene tra le braccia un otre di vino, è distesa a terra con il busto alzato e la testa riversa all’indietro. Quest’opera è uno degli esempi dell’arte ellenistica, in cui si possono ben capire i caratteri di questo periodo.
  • 190 BCE

    NIKE DI SAMOTRACIA

    NIKE DI SAMOTRACIA
    Fu scoperta nel 1863. Fu restaurata più volte, proviene dall’isola di Rodi e venne realizzata verosimilmente per celebrare le vittorie dei Rodii. La Nike si specchiava nell’acqua di un ninfeo in prossimità del santuario, è protesa verso il cielo mentre atterra sulla prua di una nave e si mostra ad ali spiegate in un dinamismo e in una vitalità prorompenti. Il vento modella il suo corpo.
  • 166 BCE

    ALTARE DI PERGAMO

    ALTARE DI PERGAMO
    Fu realizzato tra il 166 e il 156 a.C. Ha l’accesso frontale attraverso la gradinata. L’altare è dedicato a Zeus Sotèr e a Athena Nikephoros. La composizione è dinamica, articolata e complessa. C’è una forte teatralità ed espressività. Ricerca del coinvolgimento dello spettatore e un’esaltazione delle anatomia. La composizione è complessa data dalla sovrapposizione degli elementi.
  • 150 BCE

    LAOCONTE

    LAOCONTE
    È stato realizzato nella seconda metà del I sec a.C. da Agesandros, Athenodoros e Polydoros. Gli artisti ritraggono il momento più drammatico in cui Athena aveva inviato dei serpenti a Laoconte per ucciderlo dopo che si era opposto al regalo dei greci ovvero il cavallo di Troia. I serpenti uccidono Laoconte e i suoi due figli. La composizione è piramidale e geometrica che dà stabilità nonostante sia articolata. La composizione è dinamica, articolata e espressiva. Viene utilizzato il chiaroscuro.
  • 130 BCE

    VENERE DI MILO

    VENERE DI MILO
    Venne scoperta nel 1820 a Milo. La statua è stata realizzata in due blocchi distinti che si collegano all’altezza delle anche. La venere si presenta incompleta, essendo priva del braccio sinistro. La dea, dalle anche in su, si presenta nuda, e la veste sottolinea la parte inferiore del corpo.
  • 31 BCE

    Fine arte ellenistica