1815-1870

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    Congresso di Vienna

    Il primo novembre del 1814 cominciò a Vienna, in Austria, il Congresso di Vienna, la riunione delle grandi potenze e dei piccoli stati europei che aveva lo scopo di rimettere ordine in Europa dopo 25 anni di guerre causate prima dalla rivoluzione francese e poi da Napoleone Bonaparte.
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    “Monarchia di luglio”

    Con la sconfitta subita da Napoleone a Waterloo nel 1815, si chiudeva la lunga serie di guerre che avevano opposto la Francia rivoluzionaria alle altre potenze continentali. Durante il Congresso di Vienna, il consesso incaricato di ridisegnare la politica europea, le potenze vincitrici (tra cui Inghilterra, Austria, Russia e Prussia) si accordarono per restaurare il sistema politico e sociale precedente la Rivoluzione.
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    La questione tedesca: l’emergere del sentimento nazionale e i propositi di unione

    Le guerre napoleoniche, formalmente concluse nel 1815, produssero un altro importante fenomeno: per la prima volta si assisteva infatti ad un risveglio del sentimento nazionale tedesco. In particolare negli ambienti intellettuali borghesi prendeva vita il pensiero dell’unità identitaria tedesca, inizialmente vista in opposizione al dominio napoleonico.
  • 1820

    Nelle più grandi città italiane si scatenano moti insurrezionali per avere l'indipendenza e la Costituzione.
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    Costituzione di Cadice

    Stabiliva la monarchia costituzionale con la limitazione dei poteri del re, la separazione dei poteri, il suffragio universale maschile, la libertà d'impresa.
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    Intervento austriaco nel regno delle Due Sicilie

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    Lotta d'Indipendenza in Sud America

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    Carlo X Re di Francia

    Nel 1824 l’ascesa al trono del conservatore Carlo X sembrò segnare un punto a favore delle componenti “legittimiste”: Il nuovo re non aveva mai tollerato lo spirito liberale e le aperture costituzionali. Lo scontro divenne aperto nel luglio del 1831, quando leggi a favore del clero e dell'aristocrazia vennero respinte dal parlamento.
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    Mazzini fonda la Giovine Italia

    La Giovine Italia o Giovane Italia fu un'associazione politica insurrezionale fondata a Marsiglia nel luglio 1831 da Giuseppe Mazzini, il cui programma veniva pubblicato su un periodico al quale fu dato lo stesso nome. La Giovine Italia costituì uno dei momenti fondamentali nell'ambito del Risorgimento italiano.
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    Dalla “Seconda Repubblica” all’elezione di Luigi Bonaparte

    Negli anni successivi il regime Orleanista dovette però confrontarsi con le spinte, sempre più forti, ad una rivoluzione dal carattere sociale più marcato, che superasse il suffragio per censo ed estendesse le libertà democratiche a tutta la popolazione. Sul fronte dell’opposizione i gruppi socialisti e repubblicani, organizzati in varie associazioni, continuavano a proporre agitazioni e tentativi insurrezionali.
  • La Regina Vittoria I

    Il lungo regno della regina Vittoria I (1837-1901) vide l'Inghilterra impegnata nella conquista di un vasto impero coloniale, soprattutto in Asia e in Africa.
  • Prima Guerra d'Indipendenza

    In tutti i Paesi europei si accese la ribellione contro l'assolutismo monarchico. Nel 1846 morì Papa Gregorio XVI, un Papa reazionario, cioè usava la forza per opporsi al cambiamento. Fu eletto Papa Pio IX, il quale fu accolto come un Papa liberale e infatti concesse la liberazione a tutti i carcerati delle insurrezioni.
    Nel 1848 concesse la Costituzione allo Stato Pontificio, limitando così il suo potere. In seguito anche tutti gli altri Stati concessero la Costituzione.
  • Il "Compromesso"

    Nel 1848 Ferdinando I abdicò a favore di Francesco Giuseppe, che aveva combattuto a fianco del generale Radetzky. Il nuovo imperatore, nel tentativo di centralizzare lo stato, creò un'efficiente burocrazia e un esercito ben organizzato che potesse controllare i vasti confini dell'impero.
  • Il '48 nell'Impero

    Il 1848 fu un anno di rivolta generale per l'Impero austriaco. A Vienna, la capitale, dove la popolazione aveva sempre appoggiato la politica degli Asburgo, studenti e molti insegnanti diedero avvio ad una rivolta contro l'autorità e la continua centralizzazione del potere nelle mani dell'Imperatore, chiedendo una costituzione democratica e la cacciata di Metternich dalla cancelleria imperiale. L'esercito intervenne immediatamente, mentre i reali vennero trasferiti segretamente a Innsbruck.
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    Nascita del Marxismo con il "Manifesto del partito comunista"

    Il comunismo vuole abolire lo sfruttamento dei salari e vuole sopprimere la libertà, la personalità, il libero commercio, in quanto vengono considerati libertà borghese, personalità borghese e commercio borghese. Ugualmente dicasi per la famiglia borghese fondata sul capitale e sull'industria.
  • Period: to

    L’ascesa di Bismarck e l’unificazione tedesca

    Dopo l’ondata rivoluzionaria del 1848 lo scenario europeo continuò a essere dominato dalle maggiori potenze di sempre: Inghilterra, Francia, Austria, Prussia e Russia. Tuttavia dopo il 1850 gli equilibri sanciti nel Congresso di Vienna erano destinati a incrinarsi per il nuovo attivismo della Francia di Napoleone III e per la graduale perdita di potere dell’Austria, il principale pilastro del sistema europeo post-napoleonico.
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    Dal “Secondo Impero” alla Comune di Parigi

    Con l’elezione del futuro Napoleone III, si chiudeva la fase democratica della “Seconda Repubblica”: l’ambizione di Bonaparte andava ben oltre un semplice ruolo di garante dell’ordine conservatore, e nel clima di debolezza della nuova Repubblica approfittò facilmente della situazione per imporre il suo potere personale.
  • La guerra di Crimea e la fine della Santa alleanza

    Nel 1853 la Russia dichiarò guerra all'Impero ottomano per espandere i propri domini fino al Bosforo e alle regioni slave dei Balcani; la Francia e la Gran Bretagna che vedevano minacciata l'incolumità della Turchia (il cui smembramento avrebbe creato un enorme vuoto nella scena politica europea) aprirono le ostilità con la Russia, la quale contava sull'aiuto dell'Austria.
  • Seconda Guerra di Indipendenza

    Entrò in scena Cavour, capo del governo Sardo-Piemontese, il quale capì che un piccolo Stato come quello piemontese non avrebbe mai potuto battere l'Austria e quindi cercò un alleato. Nel 1854 partecipò alla Guerra di Crimea, in cui mandò 16000 uomini contro la Russia in sostegno di Francia e Inghilterra.
  • Spedizione dei 1000

    Garibaldi prese accordi con Vittorio Emanuele II e decise di organizzare una spedizione di mille volontari, i quali partirono dalla Liguria in nave e sbarcarono a Marsala in Sicilia. Essi combatterono contro i Borboni e li sconfissero a Calatafimi anche perché Garibaldi promise a tutti i contadini siciliani (Picciotti) di ridare loro tutte le terre che lo Stato li aveva tolto.
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    Proclamazione del Regno d'Italia

    Tutta la penisola, ad eccezione del Veneto e dello Stato Pontificio, fu sotto il controllo del Regno Sardo-Piemontese, si parlò infatti di "Piemontesizzazione" dell'Italia. Il 17 marzo 1861 fu proclamato il Regno d'Italia, con capitale Torino con lo Statuto Albertino come Costituzione.
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    Guerra di Secessione

    Il principale catalizzatore per la dichiarazione di secessione fu la questione della schiavitù negli Stati Uniti d'America, in particolar modo la battaglia politica condotta dai sudisti sul "diritto" di esportare la pratica schiavista anche nei Territori federali liberi del West.
  • Terza Guerra di Indipendenza

    L'Italia approfittò di una guerra tra Austria e Francia e intervenne in aiuto di quest'ultima ma perse due battaglie: una via terra (Custoza) e una via mare (Lissa). Nonostante questo la Francia vinse la guerra contro l'Austria, la quale fu costretta a cedere il Veneto ma lo diede alla Francia e non all'Italia perché non perse contro quest'ultima. La Francia diede il Veneto all'Italia e così esso entrò ufficialmente a far parte del Regno d'Italia.
  • La Grande guerra e la fine dell'Impero

    Nel 1867 Francesco Giuseppe firmò l'Ausgleich, ovvero un compromesso che divideva l'Impero asburgico in Impero austriaco e Regno d'Ungheria, che politicamente e militarmente erano uniti, ma in quanto a politica interna e amministrazione erano due entità separate. Ciò riappacificò le due nazionalità dominanti nell'Impero austriaco, ovvero gli austriaci e i magiari che adesso si ritrovavano a condividere il comando dello stesso stato.
  • Conquista di Roma

    Napoleone III venne sconfitto dalla Prussia nel 1870 e perse il potere. Senza un controllore, un corpo di bersaglieri dell'esercito Reggio-Italiano andò a Roma e la conquistò dichiarando decaduto il potere del Papa. Il 1870 viene ricordato come l'anno della Breccia di Porta Pia. Il Papa Pio IX emanò una bolla chiamata "Non Expedit", con la quale si rivolse a tutti i cattolici italiani, invitando loro a non partecipare alla vita politica dello Stato italiano, cioè di non riconoscere lo Stato.