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Gli uomini primitivi non conoscevano i numeri e non sapevano contare, ma usavano il senso innato in ciascuno di noi che permette di avere una immediata percezione della quantità. Nella preistoria gli uomini sapevano distinguere solo UNO, DUE e MOLTI.
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Rappresenta una delle prime tracce di conteggio. In questo periodo della storia gli uomini non possedevano ancora il concetto di numero, cioè non sapevano cosa fossero i numeri, ma si erano inventati un modo per contare senza di essi.
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I Sumeri iniziarono a utilizzare dei gettoni di dimensioni diverse come strumenti per il conteggio. Gli Egizi invece introdussero la prima forma di scrittura dei numeri su papiri attraverso i geroglifici.
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Scrivevano i numeri su tavolette di argilla utilizzando la scrittura cuneiforme: ad ogni simbolo corrispondeva un valore numerico.
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Utilizzavano le lettere al posto dei numeri, ma per i calcoli furono i primi a introdurre l'abaco come strumento che venne utilizzato anche dai Romani e si diffuse in tutto il mondo. L'abaco è rimasto in uso efficacemente in Russia, Cina e Giappone fin dopo
la II guerra mondiale. -
Un trattato indiano di cosmologia è uno dei primi esempi noti di una scrittura numerica basata sui seguenti elementi:
• notazione posizionale,
• base dieci,
• presenza dello zero,
• nove simboli (cifre) oltre lo zero -
Muhammad al-Khuwârizmi scrisse il primo testo in lingua araba presentando la numerazione indiana posizionale. Dal suo nome deriva il termine "algoritmo".
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Era un matematico di Pisa che attraverso il LIBER ABACI introdusse l'utilizzo del sistema posizionale in tutta Europa.