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Nasce da una nobile famiglia bergamasca
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Si trasferisce prima a Urbino e successivamente a Venezia. All'età di soli quindici anni a Venezia inizia a scrivere il poema epico "Gierusalemme", che tratta della prima crociata
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Frequenta l'università dove studia diritto, filosofia e letteratura e getta le basi della cultura filosofica
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Riprende sia gli antichi(Omero e Virgilio), che i nuovi(Ariosto), ma si concentra su un unico protagonista. Si possono notare forti risvolti autobiografici inseriti in una cornice della corte mondana.
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Scrive un poema epico cavalleresco intitolato "Rinaldo" e compone rime d'amore per due donne: Lucrezia Bendidio e Laura Peperara.
Successivamente viene assunto dal cardinale Luigi d'Este e si trasferisce a Ferrara -
All'interno della corte ferrarese fu stimolato a lavorare al poema. Lo riprende nel 1565 ed anche in seguito, fino all'estate del 1575 quando può leggerlo al duca Alfonso(aggiunta)
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Compone un dramma pastorale per gli ozi festosi a corte(aggiunta)
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Sottopone il poema al giudizio di alcuni letterati e successivamente apporta delle modifiche ad esso in quanto definito non conforme alle regole
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Chiede di essere sottoposto a giudizio in seguito a vari dubbi che lo assalgono sulla propria fede e viene assolto.
Viene però successivamente rinchiuso nel convento di San Francesco a causa delle sue tendenze autopunitive -
Riesce a scappare dal convento e torna a Sorrento per testare l'amore della sorella. Successivamente giunge poi nuovamente a Ferrara, ma viene rinchiuso nell'ospedale di Sant'Anna in quanto ritenuto un pazzo furioso, e vi rimane fino al 1586
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Queste lettere riflettono la tormentata e conflittuale vicenda interiore di Tasso. In particolare vediamo l'umana sofferenza del poeta, quindi affiorano i sentimenti dolorosi di malinconia, sconforto e morte (aggiunta)
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