Zucchero

Storia dello zucchero

  • 500 BCE

    Greci e Romani

    Greci e Romani conoscevano lo zucchero, fatto arrivare dall’Oriente (Cina) in piccole quantità, ed impiegato esclusivamente per la cura di alcuni disturbi.
  • 1000

    Arabi

    Furono gli Arabi che lo introdussero in Spagna e Sicilia intorno all'anno mille, e la sua parziale diffusione nella nostra penisola avvenne grazie alle Repubbliche Marinare.
  • 1300

    Lo zucchero viene usato in cucina

    Lentamente, come risulta da ricettari del ‘300, lo zucchero entrò nella preparazione di molte vivande, accrescendo la composizione di dolci complessi, e contribuendo ad esaltare il sapore agro-dolce che tanto attirava l’uomo del tempo.
  • 1492

    La scoperta dell'america

    Cristoforo Colombo così scriveva nel 1494: “Di canne da zucchero non ne ho portate quante avrei voluto. Ho grande desiderio che ci sia abbondanza di esse. Qui c’è terreno per farne piantagioni…”.
    Grazie a Spagnoli e Portoghesi che iniziarono a coltivare tantissimo zucchero, il costo del “sale dolce” divenne più accessibile, e la materia vide incrementare il suo impiego nella cucina delle classi elevate, facendo nascere soprattutto in Italia dolci ricchi e fantasiosi.
  • 1575

    Le barbabietole da zucchero

    Dobbiamo aspettare il settecento perché il “sale dolce” cominci ad essere un prodotto consumato diffusamente, utilizzato anche in bevande alla "moda" come caffé e cioccolata.
    Nell’Europa napoleonica questa “dolcezza” venne a mancare a causa del blocco continentale, e si provvide a sostituire lo zucchero di canna con lo zucchero di barbabietola, riscoprendo l'intuizione di Olivier De Serres che nel 1575 aveva ricavato il "sale bianco" dalle rosse barbabietole.
  • Fine del protezionismo

    Per forti interessi protezionistici, lo zucchero di canna tornò a circolare liberamente nel nostro continente soltanto dopo il 1915.
    Protezionismo = Limitare le importazioni straniere per far sì che le persone comprino solo alimenti locali, per stimolare l’economia del proprio paese.