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Il matematico G. Cardano (1501-1576) scrive il Liber de ludo aleae (Libro sul gioco dei dadi), che verrà pubblicato solo 87 anni dopo la sua morte.
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Nel 1650 circa nasce ufficialmente
la teoria della probabilità grazie ai carteggi di due matematici (B. Pascal e P. de Fermat), stimolati dalle domande poste da un giocatore d’azzardo: il cavaliere francese De Méré.
Nel 1657 l’olandese C. Huygens, prendendo spunto dal carteggio fra Pascal e Fermat, pubblica De ratiociniis in ludo aleae (Ragionamenti sul gioco dei dadi). -
Nel 1713 viene pubblicato postumo il volume Ars conjectandi (L’arte di congetturare) dello svizzero J. Bernoulli. Nel volume si propone l’uso della probabilità nel campo della medicina e della meteorologia.
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Il tedesco C.F. Gauss utilizza la probabilità nello studio della geodesia e topografia.
L’abate G. Mendel pone le basi della genetica usando metodi probabilistici.
Nella seconda metà del secolo i matematici francesi J.L. Lagrange e P.S. de Laplace continuano la sistemazione della teoria della probabilità. -
Con il nuovo secolo inziano le applicazioni della teoria della probabilità alla fisica, all’economia, alle assicurazioni, alla teoria delle comunicazioni. L’inglese K. Pearson sviluppa la teoria matematica del «controllo delle ipotesi» con applicazioni nella medicina e nella biologia. Nel 1920 il genetista inglese R. Fisher sviluppa metodi probabilistici per l’analisi di eventi che coinvolgono più variabili.
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Nel 1944 l’americano di origine ungherese J. Von Neumann pubblica Theory of Games and Economic Behavior (Teoria dei giochi e del comportamento economico), dando inizio alle applicazioni della teoria dei giochi nelle scienze sociali, nelle strategie elettorali, nell’economia.