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480 BCE
Fondazione della Città
La Città di Caccamo viene fondata dai Cartaginesi -
1094
Inizia la Dominazione Normanna
Goffredo de Sageyo diviene signore della città -
1160
Congiura dei Baroni
Matteo Bonello, signore di Caccamo, guida la congiura dei baroni siciliani contro re Guglielmo I detto il "Malo", ma la congiura fallisce e Bonello muore di stenti nelle segrete del castello. -
1282
Rivolta del "Vespro"
Caccamo partecipa alla Rivolta del "Vespro", inviando il suo esercito che assedia il castello di Vicari ed uccide il Gran Giustiziere della Val di Mazara, Giovanni di Saint-Rémy. -
1300
I Chiaramonte
Nel 1300 la famiglia Chiaramonte prende il potere e regge per quasi un secolo la signoria di Caccamo, dando vita ad un periodo di grande prosperità durante il quale viene ampliato il castello e costruita una cinta muraria. -
1400
I Prades-Cabrera
Dopo il declino dei Chiaramonte, segue da un lungo periodo di rivolte cittadine, sedate dall’insediamento della famiglia Prades-Cabrera. Sorgono nuovi monasteri, le chiese vengono arricchite di molte opere d’arte e si definiscono i confini con Termini Imerese. -
1480
Gli Henriquez-Cabrera
Con le nozze di donna Anna Cabrera e Federico Henriquez, la contea di Caccamo passa alla famiglia Henriquez-Cabrera per quasi due secoli -
Don Alfonso viceré
Don Alfonso Henriquez de Cabrera, signore di Caccamo e di Modica, viene nominato viceré di Sicilia. -
Caccamo diventa Città
Don Alfonso, in cambio dell’accoglienza ricevuta dai sudditi al suo ritorno da Palermo, eleva Caccamo al rango di città e le fa dono di un nuovo stemma raffigurante la testa di cavallo e il triscelon della Trinacria. -
Gli Amato
Trascorsi alcuni anni dall'elevazione di Caccamo a Città, don Alfonzo Henriquez la cede a don Filippo Amato, principe di Galati, in cambio di un'elevata somma di denaro, per far fronte ai debiti. Inizia un periodo di ingiustizie e soprusi. A don Filippo succede il figlio don Antonio Amato, di spirito generoso e liberale, sotto la cui signoria, Caccamo visse uno degli ultimi periodi di crescita e ricchezza. -
I De Spuches, gli ultimi signori
Gli ultimi signori del castello, sono i De Spuches, tra cui si distingue don Giuseppe che, insieme alla moglie, la poetessa Giuseppina Turrisi Colonna, trasforma il Castello in luogo di incontri letterari. -
Vendita del Castello
Il Castello viene venduto dai De Spuches alla Regione Sicilia.