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Accompagnato da Silla, Paolo parte da Antiochia e attraverso Tarso e le "Porte Cilicie" passa nell’altopiano centrale dell’Asia Minore.
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Rivede le comunità già fondate nel primo viaggio e a Listra prende con sè il giovane Timoteo, poi si dirige ad ovest fino a Troade, dove si associa Luca.
Qui Paolo ha la visione notturna del Macedone che lo supplica: «Passa in Macedonia e aiutaci!». Così Paolo si sente chiamato a mettere piede sul suolo d’Europa (cf At 16, 9s). -
Di qui passa in Europa, in Macedonia e in Grecia: sbarcato a Neapoli, percorre la "Via Egnazia" ed evangelizza le varie città, specialmente Filippi e Tessalonica.
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Di qua raggiunge Atene.
Atene era la capitale della sapienza, dell’arte e della democrazia, anche senza lo splendore dei secoli V e IV a. C.. Paolo non perde tempo: ogni giorno discute con i pagani in sinagoga e con i passanti sulle piazze.
I filosofi ateniesi, incuriositi, lo invitano sull’Areopago, perché questo ciarlatano si spieghi meglio. È qui che Paolo annuncia la risurrezione di Cristo ai pensatori politeisti di Atene (cf At 17, 11-33). -
Lo scarso successo non scoraggia Paolo, che percorre i 50 Km che lo portano a Corinto ,dove si ferma un anno e mezzo.
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Infine, con uno scalo ad Efeso, naviga fino a Cesarea, sale a Gerusalemme e ritorna ad Antiochia"
Ben presto, però, riparte per confermare nella fede «tutti i discepoli della Galazia e della Frigia» (cf At 18, 18-22).