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La riforma di Tiberio stabiliva che ogni cittadino non poteva possedere più di 500 iugeri di ager publicus ma non meno di 30. La legge scontentò i senatori che lo fecero uccidere negli scontri per la sua rielezione. Gaio Gracco, tribuno, riuscì ad applicare la riforma di Tiberio; inoltre propose anche la lex frumentaria, distribuzione ai cittadini di grano a basso costo e la concessione della cittadinanza agli italici. Fu costretto a suicidarsi.
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Alla fine il senato dichiara guerra a G. ma senza ottenere risultati per la corruzione dei governatori delle provincie africane alleate di G. Nel frattempo i popolari elessero un nuovo generale: Gaio Mario. Egli doveva sconfiggere sia G. sia le tribù del nord, ma notò che l'esercito era molto debole, dunque decise di fare una riforma dell'esercito: esrcito di professionisti anche di bassa estrazione, che partecipavano alla spartizione delle terre e avevano uno stipendio.
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Sapendo dell'accaduto Silla marciò su Roma, sconfiggendo i popolari, poi partì per il Ponto per affrontare M. lasciando Roma in preda alla guerra civile. Dopo aver battuto M. ed essere tornato a Roma istituì una dittatura senza limiti di tempo e potere. Salito al potere Silla tolse il diritto di veto ai tribuni della plebe; tolse potere giudiziario ai cavalieri e lo assegnò al senato; i consoli vennero privati del potere militare e il senato fu portato da 300 a 600 membri.
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P. voleva prevalentemente la fama e la gloria, Crasso voleva potere e ricchezza. Sia P. che Crasso volevano diventare consoli, ma non erano idonei in base al cursus honorum stabilito da Silla. I due generali, invece di scontrarsi come fecero Silla e Mario, si misero d'accordo per diventare consoli. I due per essere eletti si misero con i popolari e i cavalieri, promettendo loro l'abolizione delle leggi stabilite da Silla, così presero il potere. P. continuò la sua carriera militare in Oriente
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Morto Silla, Cesare tornò in Italia e intraprese la sua campagna politica. Egli dimostrò una fantastica abilità politica. Cesare fece il primo triumvirato che era formato da Pompeo,Crasso e Cesare; essi avevano degli obiettivi: dare la terra ai veterani di guerra, poi Crasso voleva arricchirsi e Cesare voleva diventare console.[...]