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Processo contro la mafia
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Il maxi processo, con il pentito Tommaso Buscetta
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Giorno della sentenza finale, il terzo grado di giudizio, della Corte di Cassazione
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Europarlamentare democristiano, colluso con la mafia
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Vengono assassinati per opera di Cosa Nostra il magistrato Giovanni Falcone, insieme alla moglie Francesca Morvillo e ai tre uomini della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e VIto Schifani.
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Viene assassinato il magistrato Paolo Borsellino insieme ai cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e anche prima donna della Polizia di Stato a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
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Ammazato a Palermo, ex esattore della mafia
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E' stato un politico e mafioso italiano appartenente alla Democrazia Cristiana, condannato in via definitiva per associazione mafiosa.
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La norma prevede la possibilità per il Ministro della giustizia di sospendere l'applicazione delle normali regole di trattamento dei detenuti previste dalla stessa legge in casi eccezionali di rivolta o di altre gravi situazioni di emergenza per alcuni detenuti (anche in attesa di giudizio) incarcerati per reati di criminalità organizzata, terrorismo, eversione e altri tipi di reato.
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Salvatore Riina, detto Totò , è stato un mafioso italiano, legato a Cosa Nostra e considerato il capo dell'organizzazione dal 1982 fino al suo arresto, avvenuto il 15 gennaio 1993.
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E' stato un attentato terroristico compiuto da Cosa nostra nella notte fra il 26 e il 27 maggio 1993 tramite l'esplosione di un'autobomba
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è stato un attentato terroristico compiuto da Cosa nostra a Milano la sera del 27 luglio 1993.
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Silvio Berlusconi presidente del Consiglio, suo legame con la mafia Marcello Dell’Utri
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Governo Andreotti, governo Amato, governo Ciampi, Governo Berlusconi
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è stato un attentato dinamitardo organizzato da Cosa nostra che doveva avvenire il 31 ottobre 1993
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Viene conferita la cittadinanza onoraria di Bologna a Nino di Matteo
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Muore in carcere a Parma dopo 24 anni dal suo arresto.
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La Corte d’Assise condanna Leloluca Bagarella a 28 anni di reclusione, Antonino Cinà, Marcelleo Dll’Utri, Maio Mori e Antonio Subranni a 12 anni di reclusione, Giuseppe De Donno e Massimo Ciancimino a 8 anni di reclusione.
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La verità sul patto stato-mafia, scritta da Nino Di Matteo e Saverio Lodato