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In Italia il Neolitico ha inizio nel VII millennio a.C. e si sviluppa prima nel sud della penisola grazie alle popolazioni provenienti dall'oriente le quali introdussero l'agricoltura e l'allevamento. -
Diffusione delle tecniche di lavorazione del rame, per armi e gioielli, importate dai popoli di origine indoeuropea. -
Nel secondo millennio a.C. si svilupparono le tecniche di lavorazione del bronzo -
In Trentino, in Veneto e il Lombardia si diffonde la cultura delle palafitte, abitazioni costruite sull'acqua, solitamente nelle paludi. Invece in Emilia si diffonde la cultura delle terramare, insediamenti costituiti da palafitte costruite sulla terra e circondate da argini possenti e fossati profondi. -
Attorno alla metà del II millennio, in Sardegna, si sviluppa una civiltà autonoma, quella nuragica, che fiorirà per circa mille anni fino all'arrivo dei cartaginesi. Essa prende il nome dalla caratteristica principale, il nuraghe (“mucchio”), ovvero le torri a tronco di cono collocate ai centri dei villaggi adibite alla difesa -
I primi a stanziarsi in Italia furono i Siculi, i quali si stabilirono in Sicilia, regione già abitata dai Sicani, che furono costretti a emigrare nella parte occidentale dell’isola, dagli Elimi. -
In contemporanea con i Siculi, i Latini si stanziarono nella regione compresa tra il Tevere e i monti Albani, corrispondente all’odierno Lazio. Essi fondarono villaggi indipendenti, spesso in lotta tra loro, che talora si riunivano però in leghe religiose o di carattere difensivo; tra queste, particolare rilevanza ebbe la Lega latina. -
Nell’arco del II millennio giunsero nella Penisola italica le prime ondate migratorie di popolazioni di origine indoeuropea provenienti dal centro Europa e dall’Asia. Infatti, la posizione geografica dell’Italia, al centro del Mediterraneo, e le sue coste di facile ap-prodo per le imbarcazioni dell’epoca agevolavano l’arrivo di nuovi popoli che andarono ad affiancare quelli autoctoni. -
Tra la fine del II e l’inizio del I millennio a.C. i Veneti si stabilirono nel nord-est della penisola, mentre gli Umbri occuparono l’area compresa tra Adriatico e Tevere. Tra i fiumi Tevere, Aniene, Aterno e Nera si stanziarono i Sabini. I Piceni si fermarono in Italia centrale, lungo il litorale adriatico, nell’area corrispondente a Marche e Abruzzo settentrionale. Abruzzo, Molise e parte della Campania furono invece occupati dai Sanniti. -
Un’altra cultura che presenta tratti peculiari è quella degli Iapigi, che intorno al XII secolo a.C. è attestata in Puglia. Gli Iapigi, a seconda della zona di insediamento al nord, al centro o al sud della Puglia, assunsero rispettivamente i nomi di Dauni, Peuceti e Messapi. -
Nell’area geografica corrispondente all'odirna Romagna si sviluppò la civiltà villanoviana. Era un popolo sedentario, caratterizzato da un certo benessere dovuto all’agricoltura progredita nonché a una fiorente attività commerciale con le altre popolazioni affacciate sul Mediterraneo e sull’Egeo. Inoltre, conosceva e praticava la fusione del ferro. -
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A partire dall’VIII secolo a.C. sulle coste dell’Italia meridionale e della Sicilia i Greci iniziarono a fondare colonie, e lo stesso fecero i Fenici in Sicilia e Sardegna -
In Italia settentrionale si insediano i Celti i quali, una volta divenuti sedentari, si dedicarono all'agricoltura e all'allevamento, affiancandoli però alla caccia e alla razzia oltre che ai traffici commerciali con i greci e i fenici. -
Nel 474 a.C. una lega di città greche sconfisse la flotta etrusca nella battaglia navale di Cuma, in Campania. -
Cinquant’anni più tardi dalla battaglia di Cuma, Capua, la più ricca colonia etrusca del sud, fu conquistata dai Sanniti. -
Iniziarono una serie di guerre che portarono alla caduta delle principali città. La fiorente potenza commerciale e militare degli etruschi si ridusse a città-stato arroccate che caddero ad una ad una; l’ultima a cadere fu Volsini (Orvieto) nel 265 a.C.
Nel giro di qualche decennio furono completamente assoggettati da Roma che li incluse, mediante trattati particolari, nella serie dei suoi alleati nella penisola, finché non concesse loro la cittadinanza romana.