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In provincia di Milano, un'area campagnola a cui rimarrà sempre molto legato.
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Trasferitosi a Milano da una prozia, questa concede una rendita a Parini a patto che egli prenda gli ordini chiericali.
Accetta pur senza vocazione. -
Pubblica una raccolta di liriche. (Ripano è l'anagramma di Parino, Eupilino è il nome latino del fiume Pusiano presso cui è nato (si nota il suo attaccamento alla cultura classica)).
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Entra a far parte di questa accademia contrapposta all'Accademia dei pugni dei fratelli Verri in quanto, rispetto a quest'ultima foriera dei principi illuministici, presenta una maggiore moderazione.
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Dopo essere diventato sacerdote viene assunto come precettore dei figli del nobile duca Gabrio Serbelloni iniziando così a conoscere la nobiltà che sarà l'argomento del suo capolavoro "Il Giorno".
Quando Maria Vittoria, sua padrona, schiaffeggia per un nonnulla la figlia del maestro di musica dei figli, Parini decide di licenziarsi. -
Diventa maestro di Carlo Imbonati, figlio del conte fondatore dell'Accademia dei Trasformati.
decide alla fine di ritirarsi dalla vita pubblica. -
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Ma tentenna tanto da decide di suddividere il libro in due libri più piccoli: "Il Vespro" e "La Notte", ma alla fine non pubblica nulla.
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Entra in contatto con il neoclassicismo.
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Praticamente è ministro dell'istruzione.
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Il discepolo Agostino Gambarelli pubblica le Odi accettate da Parini.
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Edizione postuma.