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Nacque a Caprese, città dell’aretìno di cui il padre era podestà. Studiò a Firenze e poi andò a bottega da Domenico Ghirlandaio. Si formò copiando gli affreschi di Giotto e Masaccio, studiò molto la scultura degli antichi.
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Commissionata dal cardinale Jean Bilhères. Rappresenta la giovane vergine Maria che tiene fra le braccia il corpo senza vita del figlio deposto dalla croce, il quale si abbandona su di lei con la testa piegata all’indietro. La composizione segue uno schema piramidale ed esprime tutti i suoi valori vista frontalmente. Le ombre date dei panneggi della vergine danno maggior risalto al corpo nudo di Cristo.
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L’Opera del Duomo incarica Michelangelo di scolpire per la cattedrale di Santa Maria del fiore una statua di David da un blocco di marmo che era già stato abbozzato da Agostino di Duccio.
Il futuro re d’Israele ha la fronte aggrottata i muscoli in tensione e le mani scattanti. Le membra formano un chiasmo, la superficie della scultura è levigata. Questo nudo virile incarna i principi di libertà e indipendenza, fu collocato dinanzi a Palazzo Vecchio divenendone il simbolo. -
Dopo una prima volta a Roma nel 1496, vi si recò di nuovo nel 1505 invitato da papa Giulio II
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Commissionata da papa Giulio II. Organizzata fingendo delle membrature architettoniche molto realistiche: attraversata da arconi e sorretta da pilastrini che affiancano i troni di sette Profeti e cinque Sibille. Al centro nove riquadri con scene della genesi, cinque dei quali di dimensioni minori poiché lasciano spazio a 10 coppie di Ingnudi che reggono medaglioni a monocromo con scene bibliche. Nelle vele e nelle lunette sottostanti raffigurate le 40 generazioni degli antenati di Cristo.
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La più celebrata delle scene dipinte nei riquadri della volta. A destra Dio, sorretto da numerosi angeli, è avvolto da un manto rosa che richiama il cervello umano simbolo di sapienza. A sinistra Adamo si solleva da terra e il suo dito sfiora quello di Dio. La sua postura è quasi un chiasmo e mette in risalto il suo corpo perfetto: volto quasi ruotato, braccio sinistro appoggiato, braccio destro flesso, il busto è frontale. Michelangelo esprime il suo concetto di bellezza e perfezione dei corpi
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Monumento funebre nella Chiesa di San Pietro in Vincoli commissionato nel 1505 dallo stesso papa Giulio II. La prima versione del progetto mostra una struttura che si articola anche lateralmente divisa in tre registri: al centro il pontefice posto tra un Profeta e una Sibilla, lo sovrasta la Vergine con in braccio Gesù. Alla seconda versione del progetto risalgono il Mosé (che si articola in un contrapposto) lo schiavo ribelle e lo schiavo morente (con corpi tesi e abbandonati allo sfinimento)
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Si trova sulla parete dietro l’altare della Cappella Sistina, commissionato da papa Clemente VII de’ medici. Non ricorre all’illusione architettonica. Si mostrano gli ultimi eventi della storia dell’umanità: I salvati volano verso l’alto aggrappandosi alle nuvole, i dannati vengono trascinati verso l’inferno. Michelangelo disegna Caronte e Minosse secondo la descrizione di Dante. Non c’è gioia nel volto dei salvati ma terrore in quello dei dannati.
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Con gli interventi di Michelangelo il Campidoglio si trasforma nella più spettacolare piazza di Roma: realizza il piedistallo del monumento di Marco Aurelio Al centro di un ovale intorno a cui si formava la piazza trapezoidale. Nel 1546 egli progetta una grande scala a due rampe contrapposte nel palazzo senatorio. Nel 1562 progetta a palazzo dei conservatori e negli anni lo modifica aggiungendo un porticato con colonne ioniche.
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Michelangelo elimina dal progetto i deambulatori, compatta le strutture proponendo una pianta centrale. Interviene nella zona absidale con una struttura muraria con paraste di ordine gigante alle quali si sovrappone una cornice. Progetta la cupola a pianta circolare la quale è stata modificata durante la realizzazione che continua dopo la morte dell’artista.
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Morì all’età di 89 anni, mentre lavorava alla Pietà Rondanini.