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1000 BCE
Grecia antica
Matrimonio istituito da un contratto tra padre della sposa e futuro sposo. Matrimonio valido solo se dopo contratto vi era una convivenza, in caso contrario non sussisteva. -
753 BCE
Roma antica
Matrimoni combinati organizzati a fini sociali, ovvero per riconoscere i figli come legittimi e creare la famiglia. Donna sottomessa alla potestà del marito. -
500
Alto Medioevo
Condanna della poligamia, matrimonio diventa cerimonia privata svolta al domicilio della sposa. Era basata su una promessa verbale degli sposi chiamata "verbum". -
1300
Basso Medioevo
Chiesa regolamenta il matrimonio: obbliga alle pubblicazioni, dichiara il matrimonio come indissolubile, vieta il divorzio, impone età minima per sposarsi, richiede il consenso della coppia e obbliga la soluzione del matrimonio in caso di violenza. -
Seicento/Settecento
Matrimoni protestanti regolamentati dallo Stato.
Matrimoni cattolici rafforzamento del sacramento con il riconoscimento dei pronunciati del Concilio di Trento: celebrazione davanti ad un parroco, presenza di due testimoni, obbligo di registrare la propria unione, divieto coabitazione fuori dal matrimonio. -
Ottocento
Separazione tra Chiesa e Stato.
Matrimonio religioso valore solo simbolico, per renderlo valido bisogna celebrarlo davanti ad un ufficiale dell'amministrazione civile. -
Novecento
Matrimonio non obbligatorio, moltisse coppie convivono senza sposarsi.
Viene fondato l'Istituto legale del divorzio, il matrimonio può essere rotto da ogni parte su richiesta. Pari diritti uomo e donna nel matrimonio. -
XXI secolo
Matrimoni legalmente sanciti quelli monogamici, divorzio legale.
Matrimonio voluto dagli sposi, vietati matrimoni combinati.
Ma moltissime coppie convivono senza sposarsi.
In alcuni Paesi è ammessa la poligamia.