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Nasce a Reggio Emilia in una famiglia benestante.
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Gli Ariosto giungono a Ferrara. Nella città estense il padre ricopre le cariche di tesoriere generale delle truppe e di capo dell’amministrazione comunale.
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Ludovico Ariosto abbandona i suoi corsi di diritto per dedicarsi agli studi letterari.
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Ludovico viene accolto alla corte di Ercole I d'Este, già celebre come mecenate ed intenzionato a dar lustro alla sua casata.
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Alla morte del padre, Ludovico Ariosto diventa il capo famiglia e su di lui ricadono le responsabilità e la «cura dei domestici affari», oltre alla casa ferrarese.
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Quando è stato elevato al soglio pontificio Giovanni di Lorenzo de' Medici, figlio di Lorenzo ed amico da tempo di Ariosto; il poeta ha l’onore di descriverlo nella Satira III con parole encomiastiche e riconoscenti.
Inoltre nello stesso anno Ariosto si reca a Roma per assistere all'incoronazione e per rendere omaggio al nuovo pontefice. -
Entra al servizio del cardinale Ippolito d’Este, vescovo di Ferrara.
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Ludovico Ariosto inizia a comporre i primi versi dell’Orlando Furioso.
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Viene pubblicata la prima edizione dell’opera cavalleresca di Ariosto “Orlando Furioso”.
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Ariosto si allontana da Ippolito I d’Este per passare al servizio di Alfonso d’Este.
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Alfonso I d'Este, consapevole delle necessità economiche del poeta ma anche delle sue abilità come amministratore, nel 1522 gli affida il governo della Garfagnana.
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Ritorna a Ferrara nella sua casa nel quartiere Mirasole, dove conosce e diventa amico di Ercole Bentivoglio.
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Viene ristampato l’Orlando Furioso, ma poiché ancora incompleto Ariosto non approva questa scelta.
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Ariosto sposa segretamente Alessandra Benucci.
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Ariosto concentra le sue ultime energie sull’ampliamento e la correzione del suo poema cavalleresco “l’Orlando Furioso”.
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Lo stato di salute di Ludovico Ariosto si aggrava molto, fino a portarlo alla morte a 59 anni d’età.
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