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La libertà artistica non è sempre stata rispettata. La società elogiava soltanto coloro che si attenevano alle regole accademiche.
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Queste limitazioni conducono alla nascita del Salon de Refuses dove vengono esposte oltre 3000 opere che causano scalpore. Tra gli artisti vi è anche Manet.
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Manet ne è il precursore. Questo movimento rompe i ponti con il passato, rielabora le sensazioni visive senza basarsi più su quelle regole ormai superate.
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Duchamp è il padre dell’arte contemporanea; con il suo ready made, l’arte diventa un atto psicologico: l’oggetto è potenza, l’atto che lo qualifica è la libera operazione mentale dell’artista.
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Pollock ne è l’esponente maggiore. Con questa tecnica rompe gli schemi spaziali della pittura, rappresentando il suo inconscio.
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Via via la creazione diventa un modo per imprimere nel mondo la propria esistenza. Essere artisti significa essere liberi!