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Una linea del tempo per tre personaggi essenziali della Storia dell'Arte.
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Dove: ad Anchiano, nella città di Firenze.
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Dettagli: 1470-1475, tempera e olio su tavola, 180x152 cm, Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture. -
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Stile: nelle prime opere (disegni e dipinti) si possono già scorgere alcuni aspetti stilistici, come l'uso dello sfumato e l'attenzione alla resa atmosferica, che trovano negli anni della maturità una formulazione teorica.
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Dove: a Caprese, presso Arezzo.
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Dettagli: 1481-1482, tempera grassa e olio su tavola, 243x246 cm, Firenze, Galleria degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture. -
Dettagli: Pareti laterali e parete dell'entrata (1481-1482), affresco, commissione di Sisto IV, Città del Vaticano, Palazzi Vaticani.
Dettagli: Volta (1508-1512), commissione di Giulio II.
Dettagli: Parete di fondo (1536-1541), commissione di Clemente VII. -
Dove: opera al servizio di Ludovico Sforza.
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Perché: si occupa di pittura, architettura, scultura, ingegneria.
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Dettagli: anche "Vergine delle rocce", 1483-1486, olio su tavola trasportato su tela, 199x122 cm, Parigi, Musée du Louvre. -
Dove: a Urbino.
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Dettagli: anche "Dama con l'ermellino", 1489-1490, olio su tavola, 55x40,5 cm, Cracovia, Czartoryski Muzeum. -
Dove: a Firenze. Viene accolto da Lorenzo il Magnifico.
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Dettagli: anche "Vergine delle rocce", 1491-1494 e 1506-1508, olio su tavola, 189,5x120 cm, Londra, National Gallery. -
Perché: a causa della discesa di Carlo VIII (Re di Francia) in Italia.
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Dettagli: 1495-1498, tempera grassa su strato gessoso, 460x880 cm, Milano, Refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie. -
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Dettagli: 1498-1499, marmo, h.174 cm, Città del Vaticano, Basilica di San Pietro. -
Perché: cade la signoria sforzesca.
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Dove: a Urbino. Come avvenga la formazione di Raffaello tuttavia non ci è noto.
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Cosa fa: lavora al celebre ritratto della "Gioconda", al progetto di canalizzazione dell'Arno e alla decorazione della sala del Gran Consiglio in palazzo Vecchio con la "Battaglia di Anghiari".
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Dettagli: 1501-1504, marmo, h. 410 cm, Firenze, Galleria dell'Accademia. -
Dettagli: anche "La Gioconda", 1503-1506, olio su tavola, 77x53 cm, Parigi, Musée du Louvre. -
Dettagli: anche "Tondo Doni", 1504-1506, tempera su tavola, 120 cm, Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture. -
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Dettagli: 1504, olio su tavola, 174x121 cm, Milano, Pinacoteca di Brera. -
Perché: papa Giulio II prima, e in seguito altri pontefici gli commissionano delle opere.
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Dettagli: anche “Pala Baglioni”, 1505-1507, olio su tavola, 174,5x178,5 cm, Roma, Galleria Borghese. -
Dettagli: 1506 circa, olio su tavola, 63x45 cm, Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture. -
Dettagli: 1506 circa, olio su tavola, 63x45 cm, Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria delle Statue e delle Pitture. -
Dettagli: 1507-1508, olio su tavola, 122x80 cm, Parigi, Musée du Louvre. -
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Dettagli: 1509-1511, affresco, 500x770 cm, Musei Vaticani, Città del Vaticano. -
Dettagli: 1514, affresco, 500x670 cm, Musei Vaticani, Città del Vaticano. -
Dettagli: 1516-1520, olio su tavola, 405x278 cm, Città del Vaticano, Pinacoteca Vaticana. -
Perché: accetta l'invito del re di Francia, Francesco I.
Dove: precisamente si reca ad Amboise. -
Dove: nel maniero di Clos-Lucé, ad Amboise.
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Dove: a Roma. Lascia le sue opere in eredità a una vasta bottega, che include Giulio Romano e Giovanni da Udine.
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Dettagli: 1536-1541, affresco, 1370x1200 cm, Cappella Sistina, Musei Vaticani, Città del Vaticano. -
Dove: a Roma, avendo lasciato definitivamente Firenze per spostarsi lì già nel 1534.