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Rappresenta il tipico uomo rinascimentale, un uomo che vuole conoscere il mondo attraverso la ragione e attraverso l'utilizzo del metodo scientifico, poichè secondo Leonardo solo l'esperienza diretta può dare certezza e verità.
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Si trasferisce a Firenze con suo padre, dove diventa allievo di Andrea del Verrocchio, la cui bottega era tra le più importanti della città
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Disegno a penna e inchiostro bruno su carta
Conservato nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe presso la Galleria degli Uffizi a Firenze -
Tempera e olio su tavola
Probabilmente commissionata dal padre della donna o da Bernardo Bembo
Esposto alla National Gallery of Art di Washington -
Olio e tempera su tavola
Galleria degli Uffizi, Firenze -
Olio su tela
Deve il suo nome alla famiglia Benois che ne fu proprietaria
Museo dell'Ermitage, San Pietroburgo -
Una pala per la Cappella di San Bernardo nel Palazzo della Signoria
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Tempera e olio su tavola
Galleria degli Uffizi, Firenze -
Si trasferisce a Milano per lavorare con Ludovico Sforza, dove disegna chiese a pinta centrale, ma anche schizzi scientifici di anatomia, botanica, astronomia, cartografia.
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Olio su tavola
54 x 40 cm
Commissionata da Ludovico il Moro
Conservata al Museo Nazionale di Cracovia -
Olio su tavola
Conservata al Museo del Louvre, Parigi -
Disegno a matita e inchiostro su carta
Conservato nel Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie dell'Accademia di Venezia -
Olio su tavola
Conservato alla National Gallery, Londra -
Tempera e olio su intonaco
Commissionato da Ludovico Sforza
Conservato al Refettorio di Santa Maria delle Grazie, Milano -
SI trasferisce a Venezia, dove è incaricato di progettare alcuni sistemi difensivi contro la minaccia turca
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Olio su tavola
Conservato al Museo del Louvre, Parigi -
Olio su tavola
Conservata al Museo del Louvre, Parigi -
Olio su tavola di noce
Probabilmente commissionato da Giovanni Benci
Conservato al Museo del Louvre, Parigi -
Leonardo si trasferisce in Francia, ospitato dal re Francesco I nel castello di Clos-Lucé, vicino ad Amboise. Nonostante fosse indebolito dalla vecchiaia e da una probabile trombosi cerebrale che gli paralizzò la mano destra, continuò a dedicarsi ai propri studi e alle ricerche scientifiche.
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Leonardo morì ad Amboise all'età di 67 anni