La vita di Giacomo Leopardi

  • Giacomo Leopardi nasce a Recanati

    Leopardi nasce da una famiglia appartenente alla nobiltà dello stato pontificio.
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    Leopardi passa la sua infanzia nella biblioteca del padre, nella quale si appassiona alla lettura e alla scrittura

    In questa biblioteca Leopardi sviluppa un'acuta immaginazione e un culto per gli eroi antichi. Gran parte della biblioteca era riservato alla letteratura classica, alla filologia e alla letteratura e alla filosofia del settecento.
  • Leopardi all'età di dieci anni componeva e recitava operette davanti ai suoi parenti

    Essendosi appassionato nel corso dei suoi anni d'infanzia alla scrittura, Leopardi cominciò a comporre operette a soli dieci anni.
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    Leopardi definisce questi anni come "Sette anni di studio matto e disperatissimo"

    Dagli undici ai diciotto anni Leopardi si dedica senza sosta ad accurate ricerche in campo filologico, e approfondisce anche le sue conoscenze scientifiche e filosofiche, e intanto continua a scrivere operette, trattati e si occupa anche della traduzione dei testi classici. Questi sette anni però peggiorano lo stato fisico di Leopardi, già debole in precedenza(aveva due gobbe e una salute cagionevole).
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    Leopardi, insoddisfatto della sua situazione, si spinge ancora di più nel mondo della letteratura

    Avviene una vera e propria "conversione letteraria". Leopardi si appassiona sempre di più al "bello" e si dedica a nuovi esperimenti di traduzione e nuove prove poetiche (per esempio l'idillio "Le rimembranze" e la cantica "Appressamento della morte").
  • Leopardi si rattrista confrontando il luogo in cui vive e i mondi che gli offriva la letteratura venivano

    Leopardi soffre per l'autoritarismo della famiglia, per la sua condizione fisica e per la mancanza dell'amore.
  • Inizia la corrispondenza con Pietro Giordani

    Giordani era uno scrittore più grande di Leopardi, e lo riporta sulla scrittura classicistica e illuministica, allontanandolo dalla ideologie reazionarie del padre.
  • Leopardi comincia la stesura di quello che diventerà lo "Zibaldone dei pensieri"

  • Leopardi prova il primo amore

    Durante una visita a Recanati da parte della cugina del padre, Leopardi prova un sentimento d'amore, che manifesta solo nel "Diario del primo amore" e nell'"Elegia prima".
  • Leopardi scrive il "Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica"

    All'interno di quest'opera Leopardi esprime la sua insofferenza verso il presente e verso la sua società, che sentiva lontana dai veri valori della natura. Questa posizione prende il nome di "pessimismo storico". Nell'opera Leopardi spiega che la poesia viene vista come un ritorno alla vitalità della natura antica.
  • Leopardi scrive due canzoni civili

    Leopardi scrive "All'Italia" e "Sopra il monumento di Dante che si preparava a Firenze".
  • Leopardi tenta di fuggire da casa sua

    Leopardi prepara la fuga dalla sua casa di Recanati, ma viene scoperto dal padre. La disperazione che lo avvolse in seguito a questo evento lo fece distaccare dalla religione e lo avvicinò alla filosofia materialistica.
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    Leopardi continua a lavorare sullo Zibaldone

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    Leopardi riesce ad allontanarsi da casa sua

    Leopardi si allontana da Recanati e va dagli zii Antici a Roma, ma questo suo soggiorno si rivela un'ulteriore delusione. Durante questo periodo scrive spesso ai suoi parenti, non si emoziona davanti a monumenti a non si sente accolto dall'ambiente letterario romano, mentre trova stimolanti i rapporti con studiosi stranieri. Il suo pessimismo da storico diventa cosmico. La partecipazione olitica e l'impegno si rivelano inutili poiché la natura trama contro la felicità dell'uomo.
  • Leopardi scrive la sua ultima canzone

    Leopardi scrive l'ultima canzone "Alla sua donna".
  • Leopardi scrive Canzoni

    L'opera venne pubblicata a Bologna.
  • Leopardi scrive le venti "Operette morali"

  • Leopardi lascia di nuovo casa

    Leopardi riesce ad allontanarsi di nuovo da Recanati e si sposta a Milano, dove lavora presso l'Editore Stella, dove completa delle opere di Cicerone. Inoltre incontra il poeta e drammaturgo Vincenzo Monti.
  • Leopardi si sposta da Milano a Bologna

    A Bologna lavora ad un commento a Petrarca e frequenta alcuni personaggi importanti nell'ambiente letterario della città, come il conte Carlo Pepoli, la contessa Teresa Carniani Malvezzi, di cui si innamora senza essere ricambiato.
  • Leopardi torna a Recanati

    Torna nel paese d'origine dopo essere stato a Milano e a Bologna.
  • Leopardi scrive gli Idilli

    Gli Idilli furono raccolti nel volume Versi e pubblicati a Bologna.
  • Leopardi si trasferisce a Firenze

    A Firenze Leopardi viene accolto dal gruppo di Antologia, periodico di letteratura e politica, e da Giovan Pietro Vieusseux. Leopardi, tra i tanti intellettuali e scrittori, entra in contatto con Alessandro Manzoni.
  • Leopardi legge "I Promessi Sposi" e scrive diverse opere

    Leopardi scrive il "Dialogo tra Plotino e Porfirio", "Il risorgimento" e "A Silvia" (si trovava a Pisa).
  • Leopardi torna a Firenze

    A Firenze incontra Vincenzo Gioberti, il quale lo riaccompagna a Recanati.
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    Leopardi passa gli ultimi suoi due anni a Recanati

    In questo periodo soffre molto, ma scrive anche quattro dei suoi canti più noti: "Le ricordanze", "La quiete dopo la tempesta", "Il sabato del villaggio", "Canto notturno di un pastore errante dell'Asia".
  • Leopardi lascia definitivamente Recanati

    Aiutato economicamente da alcuni suoi amici, torna a Firenze, dove vive a stretto contatto con conoscenti. Vuole farsi conoscere ed esprimere il suo pensiero. Conosce la nobildonna Fanny Targioni Tozzetti, la quale si trasferisce a casa dello scrittore Antonio Ranieri.
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    Leopardi segue Antonio Ranieri

    Per seguire questo suo amico Leopardi soggiorna a Roma per poi tornare a Firenze
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    Leopardi torna a Firenze

    Il confronto con la cultura e con le persone del suo tempo rende Leopardi ancora più sofferente e pessimista, ma l'amore per Fanny Targioni Tozzetti gli ispira un gruppo di canti ricordati come "Ciclo di Aspasia", ma la donna lo respinge. Oltre all'ennesima delusione, Leopardi soffre di una malattia agli occhi che non fa che peggiorare.
  • Leopardi e Ranieri si trasferiscono a Napoli

    Oltre a loro due si trasferisce anche la sorella di Ranieri, Paolina. A Napoli Leopardi sembra trovare un clima più sereno. Lavora ai "Paralipomeni della Batracomiomachia" e sistema la nuova edizione dei canti che pubblicherà più avanti.
  • Leopardi pubblica la nuova edizione di canti

    Questa nuova edizione dei canti verrà sequestrata dalla polizia borbonica nel 1836.
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    Leopardi, Ranieri e Paolina passano lunghi soggiorni a casa dell'avvocato Giuseppe Ferrigni

    L'avvocato possedeva una casa ai piedi del Vesuvio, tra Torre del Greco e Torre Annunziata. In questa villetta sembra che Leopardi sembra aver ritrovato la voglia di vivere. Durante questo periodo compone "La ginestra" e "Il tramonto della Luna".
  • Leopardi muore a Napoli

    Lo scrittore viene sepolto nella chiesetta di San Vitale.