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Goldoni nasce a Venezia da una famiglia borghese
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Dopo aver studiato filosofia a Rimini, Goldoni si trasferì a Pavia per iniziare gli studi di legge, dove si laureò nel 1731. Qui ricoprì alcuni incarichi pubblici e lavorò come avvocato.
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Goldoni conosce a verona Giuseppe Imer e diventa autore di canovacci per la sua compagnia
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Goldoni scrive " La donna di garbo" , usando per la prima volta un copione ben definito a cui gli attori dovranno poi attenersi rigorosamente, senza più la possibilità di improvvisazione.
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Dopo aver trascorso alcuni anni in giro per il centro Italia, Goldoni si trasferisce a venezia dove lavora come autore per la sua compagnia teatrale
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Goldoni diede il via ad una vera e propria rivoluzione in ambito teatrale: sconvolse i criteri usati fino a quel momento per fare teatro, e ne introdusse pian piano degli altri, come ad esempio la ricerca di una comicità più raffinata, che fino a quel momento era da sempre stata volgare e debole di morale.
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In quest'ano troviamo la prima commedia scritta da Goldoni dove gli attori nono indossano più una maschera, "La bottega del caffè", ma sono quindi riconoscibili in volto. Questo richiede maggior sforzo da parte degli attori, in quanto ora anche le espressioni del viso fanno parte della recitazione.
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durante il periodo trascorso al servizio del teatro San Luca, Goldoni fù oggetto di molte polemiche circa il suo modo di vedere il modo di fare teatro.
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Conclusa la stagione teatrale in corso, Goldoni iniziò una nuova fase della propria produzione teatrale, dove criticò la figura borghese perché secondo lui incapace di impegnarsi nella società.
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stanco delle polemiche, si trasferì in Francia ma neanche qui trovò u clima molto accogliente.
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Goldoni morì in miseria, senza pensione.