La vera storia della Monaca di Monza

  • Dec 15, 1574

    Matrimonio del conte di Monza Martin de Leyva con Virginia Maria Marino

    Martin de Leyva, conte di Monza, era il nipote di Antonio de Leyva, gran comandante a servizio dell'imperatore Carlo V e primo governatore spagnolo di Milano.
    Intraprese una carriera militare.
    La madre, Virginia Maria marino, era la figlia di un finanziere e commerciante genovese, Tommaso Marino, che fece costruire Palazzo Marino, attuale sede del Municipio di Milano.
  • Dec 4, 1575

    Nascita di Marianna de Leyva

    Nascita di Marianna de Leyva
    Marianna era la primogenita della coppia e anche la loro ultima figlia, in quanto Virginia Maria morí l'anno seguente.
  • Secondo matrimonio di Martin De Leyva

    Secondo matrimonio di Martin De Leyva
    Martin de Leyva si risposó con una nobildonna spagnola, dalla quale ebbe diversi figli maschi. Il matrimonio lo portò a trasferirsi in Spagna, allontanandosi da Marianna.
  • Ingresso in monastero

    Marianna diventò una novizia nel monastero delle monache benedettine di clausura di Santa Margherita a Monza.
  • Marianna pronunciò i voti

    Marianna pronunciò i voti
    Pronunciando i voti, Marianna divenne suora con il nome della madre: divenne così Suor Virginia Maria.
  • Incontro con Giovanni Paolo Osio

    Incontro con Giovanni Paolo Osio
    Nobile, membro di una potente famiglia monzese.
    Suor Virginia intrecciò con lui una torbida relazione avallata dalle dame di compagnia, suor Benedetta e suor Ottavia e da un curato, don Arrigone.
    Ne I Promessi Sposi, Manzoni gli dà il nome di Egidio e non menziona mai il suo casato di provenienza. Lo descrive, inoltre, come un "intimo collega di scelleratezze" dell'Innominato.
  • Nascita di Alma Francesca Margherita

    Dopo la nascita del primo figlio, nato morto, nacque la seconda figlia di suor Virginia e Gian Paolo Osio.
  • Inizio dei delitti

    Caterina da Meda (conversa addetta alla cura degli appartamenti) iniziò a minacciare le consorelle di rivelare la tresca tra suor Virginia e Gian Paolo Osio. Le venne intimato di tacere, ma Caterina non accettò: per questo, Osio la uccise.
    Per tenere la relazione segreta, Gian Paolo tentò di commettere altri omicidi.
  • Visita al monastero del cardinale Federico Borromeo

    Visita al monastero del cardinale Federico Borromeo
    Iniziarono a circolare delle voci sulla relazione tra i due e, dopo aver ricevuto delle lettere che lo resero sospettoso, il cardinale Federico Borromeo, ancora ignaro di tutto, si recò al monastero per una prima visita.
  • Trasferimento

    Il cardinale richiese il trasferimento di suor Viginia Maria nel convento di S. Ulderico a Milano.
  • Inizio dell'inchiesta

    Dopo la reclusione della donna presso il convento di S. Ulderico, iniziarono le indagini sulla condotta dell'uomo e delle consorelle.
  • Condanna

    Condanna
    A conclusione dell'inchiesta, dopo essere stata sottoposta a dolorose torture, suor Virginia venne condannata a essere murata viva in una cella di due metri e mezzo per uno e mezzo presso la casa delle donne convertite di Santa Valeria a Milano, una specie di ricovero per vecchie prostitute.
  • Liberazione

    Dopo quattordici anni di reclusione, suor Virginia venne liberata.
    Continuò a vivere presso la casa di S. Valeria.
    Le veniva spesso chiesto, da parte del cardinale Borromeo, di scrivere delle lettere per le suoreche attraversavano momenti di crisi.
  • Morte