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La strada dei diritti dei lavoratori

  • 1150 BCE

    Antico Egitto

    Antico Egitto
    Ci fu il primo sciopero nella storia, testimoniato da un papiro scritto, conservato nel museo di Torino. I lavoratori iniziarono uno sciopero per il mancato pagamento del lavoro svolto.
  • Period: 1150 BCE to

    La strada dei diritti dei lavoratori

  • Trade Unions

    Trade Unions
    Associazioni sorte in Gran Bretagna per iniziativa di lavoratori specializzati, allo scopo di difendere le proprie prerogative professionali minacciate dallo sviluppo del sistema di fabbrica.
  • Diritto allo sciopero

    Viene riconosciuto il diritto di sciopero in italia
  • Confederazione italiana dell’industria

    Confederazione italiana dell’industria
    Confederazione italiana dell’industria, poi nominata Confindustria.
    Ogni norma sociale, in questo periodo, aveva il requisito dell’inderogabilità; ovvero la disposizione tesa a limitare il potere contrattuale delle parti non poteva essere annullata in tutto o in parte, in senso peggiorativo per il lavoratore.
  • Il corporativismo fascista

    Durante la crisi economica del 1929, il regime fascista si propose di risollevare le sorti tentando di intervenire in merito alla disoccupazione.
    Ad ogni modo, però, venne abolita la libertà di organizzazione sindacale e si creò un unico sindacato, ente di diritto pubblico, che stipulava contratti collettivi; essi erano delle vere e proprie leggi applicate automaticamente a tutti i soggetti interessati.
  • Il corporativismo fascista

    Il corporativismo fascista
    Nel 1942 entrò in vigore il codice civile che si mostrava molto più aderente alle ideologie liberali e non più a quelle corporative. Con la caduta del fascismo si abrogò l’ordinamento corporativista e si ripristinò la libertà sindacale.
  • Statuto del lavoratori

    Statuto del lavoratori
    lo Statuto del lavoratori fu una sorte di costituzione del mondo dei lavori. Con tale atto vennero ridotti i poteri del datore e venne dato più sostegno ai sindacati “maggiormente rappresentativi”. Fu anche ridefinito il nuovo processo del lavoro.
    Rimaneva però la questione che spesso tal provvedimenti erano rivolti ai lavoratori delle medie e grandi imprese, lasciando da parte quelli operanti nelle piccole imprese che in Italia rappresentavano una buona parte del settore produttivo.