La Cina tra nazionalisti e comunisti

By vernal
  • La persecuzione dei comunisti

    Nel 1928, dopo l’unificazione del Paese il
    presidente Chiang Kai-shek, appoggiato dai borghesi capitalisti, iniziò a perseguitare gli ex alleati comunisti, instaurando nel 1931 una dittatura militare; i comunisti, presenti soprattutto nelle regioni meridionali, avevano, invece, proclamato la Repubblica dei soviet.
  • Lo scoppio della guerra civile in Cina

    Scoppiò una guerra civile combattuta dal 1930 al 1934 tra:
    - i nazionalisti, che avevano deluso i contadini
    - i comunisti, che invece avevano espropriato le terre dei latifondisti distribuendole ai contadini.
    La tattica belligerante dei nazionalisti era quella di evitare una battaglia in
    campo aperto con le truppe nemiche, favorendo invece l’assedio,
  • La lunga marcia

    Nel 1934, 80mila comunisti guidati da Mao, per sfuggire a 9 milioni di militari nazionalisti, iniziarono una lunga marcia a piedi ed in luoghi impervi di 10000 Km da Sud a Nord; Mao decise la ritirata rapida e segreta che fu scoperta dagli avversari dopo parecchi giorni. I comunisti, svuotarono gli arsenali e smantellarono le fabbriche, caricando i macchinari sui dorsi degli asini e dei muli. Fu considerato il giro più grande di propaganda della storia.
  • La guerra Cino-Giapponese

    l’invasione giapponese nel 1937-1938, mise in
    serio pericolo l’indipendenza della Cina, così si creò un fonte unito tra i nazionalisti, che rinunciarono alla repressione anticomunista, ed i comunisti che rinunciarono alla lotta di classe rivoluzionaria nelle campagne. le truppe dell’Impero nipponico occuparono e conquistarono Nanchino, la capitale, uccidendo 300mila abitanti e stuprando migliaia di donne.