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RE-SENATO-COMIZI CURIATI
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Nominato a vita dal senato con ratifica dei comizi curiati (lex curiata de imperio), accentrava in sè le funzioni politiche, militari, giudiziarie e religiose
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E' un'assemblea ristretta, un consiglio degli anziani composto originariamente dai patres delle gentes aristocratiche, nominati dal re. Il senato nominava il re e lo affiancava nel governo con funzione consultiva, assumeva funzioni di interrex alla morte di questo.
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E' la più antica assemblea popolare, basata sul raggruppamento della popolazione in trenta curie. Si riuniva nel Foro. Ratificava l'elezione del re e quella dei senatori. Aveva competenze in materia di successione e la prerogativa di dichiarare la guerra.
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I questori avevano competenze di natura finanziaria. Dapprima nominati dai consoli come loro assistenti, dalla metà del V secolo vengono eletti dai comizi tributi. Amministravano l'erario, la flotta, si occupavano degli approvvigionamenti delle truppe e del pagamento degli stipendi; affiancavano i magistrati con incarichi di governo nell'amministrazione finanziaria delle province.
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Nasce come magistratura plebea nel 493 a.C. per affiancare i tribuni della plebe. In origine 2 ed eletti dal concilia plebis; a questi dal 367 a.C. se ne aggiunsero 2 di origine patrizia eletti dai comizi tributi. Dal IV secolo a.C.i 2 edili plebei e 2 curuli vennero eletti ad anni alterni. Svolgevano funzione di polizia urbana, sovrintendevano alla manutenzione delle strade e degli edifici pubblici, all'organizzazione degli spettacoli, all'approvvigionameto dei mercati e al controllo dei prezzi
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Originariamente in numero di 3, 2 con funzioni militari e 1 con potere giudiziario, dal 367 a.C.troviamo un unico pretore per amministrare la giustizia, ma fornito di imperium e con il diritto di convocare i comizi in assenza del console. Il loro numero aumentò via via, in ragione dell'intensificazione dei rapporti di Roma con i popoli stranieri, allargando il loro potere da giurisdizionale a militare e civile. All'epoca di Silla, furono sostituiti dai propretori, eletti nei comizi centuriati.
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Era la magistratura suprema in campo civile e militare. I consoli subentrarono ai pretori nell'esercizio delle funzioni più alte. I 2 consoli erano dotati di ius intercessionis, ma entrambi potevano subire il veto dei tribuni della plebe. Il loto potere era illimitato al di fuori della città di Roma, ma a Roma era limitato da quello degli altri organi. Erano eletti dai comizi centuriati. Avevano il potere di convocare i comizi e formulare proposte di legge. Fino al 312 a.C. nominavano i senatori
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Istituita secondo la tradizione nel 443 a.C., questa magistratura civile aveva l'incarico di redigere e aggiornare il census. I 2 censori erano in origine solo patrizi ma, a partire dalla metà del IV secolo, anche plebei. Venivano eletti nei comizi centuriati ogni 5 anni e restavano in carica per 18 mesi. Controllavano la composizione delle liste dei cavalieri e, a partire dal 312 a.C., redigevano le liste dei senatori. I censori vigilavano sui costumi, sulle proprietà e sugli appalti pubblici.
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Fu la magistratura suprema della Roma protostorica, organizzata in tribù. Quando la comunità plebea e quella patrizia erano distinte, i tribuni erano i capi della prima, mentre i pretori e i consoli della seconda. Quando le 2 comunità furono unite i tribuni della plebe si assunsero la tutela degli interessi dei patrizi. Questo ruolo fu riconosciuto dai patrizi e istituzionalizzato a seguito della secessione della plebe sull'Aventino nel 494 a.C.con la concessione ai plebei di numerosi privilegi
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Era una magistratura straordinaria ma legittima, con scadenza semestrale, alla quale si ricorreva in casi di emergenza. Il dictator veniva nominato da uno dei 2 consoli su espresso decreto del senato, per far fronte a un'emergenza di carattere politico o militare. Il dittatore aveva pieni poteri e diventava per i 6 mesi del mandato arbitro assoluto della città, poichè le funzioni delle altre magistrature erano temporaneamente sospese.
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Nella sua fase più antica era un organo solo patrizio; poi vi vennero ammessi anche plebei. Si tratta di un'assemblea ristretta: il numero dei senatori , inizialmente 100, passò poi a 300 e a 600 sotto Silla; fu innalzato a 900 da Cesare, per poi essere riportato definitivamente a 600 da Augusto. In età repubblicana la nomina dei senatori spettava prima ai consoli, e dal IV secolo a.C., ai censori, i quali per motivi di indegnità morale potevano anche revocarne la nomina
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Costituivano le assemblee generali della popolazione dotata di cittadinanza. Con una riforma si passò ai comizi centuriati. Questi erano l'assemblea unificata delle due comunità, in cui la popolazione, divisa in 5 classi di censo, esprimeva il suo voto per l'elezione dei magistrati e per le proposte di legge. Tale ripartizione era funzionale anche al reclutamento degli effettivi dell'esercito, in base alla tradizionale equivalenza tra popolus e classis