Il totalitarismo Sovietico

By vernal
  • La NEP

    già nel 1921 era stata fondata da Lenin la NEP (Nuova politica economica) che aveva come obiettivo quello della ripresa; prevedeva sia la nazionalizzazione, delle grandi industrie e delle banche, ma stabiliva anche lo sviluppo di piccole aziende private e la vendita delle eccedenze dei raccolti da parte dei contadini.
  • Lotta per le elezioni

    Dopo il 21 gennaio del 1924, si aprì una lotta nel Partito comunista per la scelta del successore tra: Lev Trockj, il capo dell’Armata rossa che aveva guidato i bolscevichi alla vittoria durante la guerra civile, e Iosip Stalin, il segretario generale del comitato centrale che si impose in quanto a differenza di Trockj credeva che il socialismo fosse possibile solo nell’Unione Sovietica. Venne eletto Stalin e L'URSS si trasformò in una feroce dittatura
  • L'esilio di Trockij

    Trockij, venne espulso dal partito, esiliato in Kazakistan nel 1929, dove fu condannato a morte, ma egli riuscì a trasferirsi in Messico dove venne ucciso da un sicario di Stalin.
  • La grave carestia

    lo sviluppo dei piani quinquennali comportò a delle gravi interruzioni della produzione alimentare, anche perché i contadini furono espropriati delle loro terre e diventarono operai, contribuendo al sorgere della terribile carestia del 1932-1933 che uccise circa dieci milioni di persone.
  • Lo stackanovismo

    Lo stakanovismo divenne l’emblema del rapido sviluppo dell’industria pesante e dell’organizzazione del lavoro nell’Unione Sovietica; il nome deriva da un operaio russo che estrasse con una tecnica di divisione dei ruoli lavorativi di sua ideazione pari a quattordici volte la quota prevista, in meno di sei ore. La sua immagine fu utilizzata allo scopo di aumentare la produttività di tutti i lavoratori e il suo esempio diede vita allo Stackanovismo.
  • Le grandi purghe

    Tra il 1936 ed il 1938 Stalin organizzò una durissima repressione le “grandi purghe”: l’arresto e la condanna a morte di 7milioni e 500mila persone accusate di essere di aver tradito l’Unione Sovietica e la detenzione di circa di 18 milioni di persone, tra cui politici, considerati oppositori, nei campi di lavoro GULAG le cui condizioni erano durissime in quanto le miniere si trovavano in luoghi impervi ed anche molto freddi.
  • Il patto Molotov-Ribbentrop

    Il 23 agosto 1939 l’Unione Sovietica e la Germania nazista firmarono un patto di non aggressione, chiamato Molotov-Ribbentrop, dai nomi dei rispettivi ministri degli Esteri; l’accordo portò sgomento e stupore, soprattutto tra coloro che avevano visto nell’URSS, in occasione della Guerra di Spagna, l’unica potenza decisa a contrastare l’avanzata di Hitler. Al patto, fu aggiunto un protocollo segreto che stabiliva la facoltà per l’URSS di annettere la Polonia orientale e le Repubbliche baltiche.