Il principato di Augusto/ La dinastia Giulio-Claudia e i Flavi/ ll principato adottivo e l'età aurea dell'impero - Melissa Xhelili
By kevinelisii
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I 45 anni di governo Augusteo furono principalemnte un periodo di pace e ordine. Le riforme di Augusto consistono in iniziative finanziarie ed economiche, iniziative per la moralizzazione dei costumi, riorganizzazione amministrativa e dell’esercito, oltre alle riforme riguardanti la politica culturale e religiosa.
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Virgilio impiega il decennio che si conclude nel 19 a.C. per scrivere l’Eneide, il poema epico in lingua latina che narra la leggendaria storia dell’eroe troiano Enea, il quale, fuggito dalla patria e poi approdato in Lazio, diventa progenitore del popolo romano.
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Dopo avere ottenuto tutte le cariche dello Stato, quali principe del senato, console, proconsole, censore, tribuno e pontefice massimo, si fece conferire il titolo di Augusto (che significa persona degna di venerazione), evidenziando così la sua superiorità.
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Tra le sue altre iniziative, Augusto stipuló l’importante pace con la popolazione dei Parti, la quale aveva fondato un vasto regno tra la Mesopotamia e la valle del fiume Indo
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Oltre alle leggi suntuarie contro il lusso, Augusto promulga le leggi Giulie che mirano al ripristino dei mores maiorum (antichi costumi romani). Queste però hanno effetti ridotti, dato che la società romana è ormai mutata.
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Augusto morì a Nola il 19 agosto, all'età di 66 anni.
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L’altare in marmo (situato nel Campo Marzio), uno dei più significativi monumenti dell’età augustea, viene inaugurato il 30 gennaio per celebrare la pacificazione dell’impero.
Ara Pacis -
Arminio, principe germanico, sconfigge l'armata romana di Varo a sorpresa nella foresta di Teutoburgo.
battaglia di Teutoburgo -
Augusto adottó Tiberio, dal momento che tutti i suoi eredi diretti morirono in giovane età.
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Nei primi anni di governo si sforzó di seguire le direttive politiche di Augusto. Si rifiutó di farsi chiamare imperatore, accettando solo il nome di principe. Morì nel 37 d.C.
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Durante l'impero di Tiberio, Gesù venne arrestato dalle autorità religiose ebraiche e condannato alla crocifissione da Ponzio Pilato.
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Si abbandonó a follie e stravaganze, dovute al suo disturbo mentale. Il suo intento fu quello di instaurare una monarchia di tipo orientale. Venne ucciso da alcuni pretoriani.
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Volle attuare una restaurazione repubblicana. Decise di accentrare tutto il potere nelle proprie mani. Coinvolse le province, rafforzó ed estese i confini. Morì avvelenato da Agrippina
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Dopo 5 anni di felice impero, instauró una politica di terrore. Deposto dal senato, diventó nemico pubblico. Si suicidó dopo un inutile tentativo di fuga
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Nerone fece uccidere la madre, che tentó di rivendicare i suoi diritti al trono attraverso Britannico, figlio di Claudio e fratellastro di Nerone, ucciso anche lui insieme ad Agrippina.
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La colpa dell’incendio venne attribuita a Nerone che, per allontanare i sospetti da sé, accusó come autori dell’accaduto i cristiani, i quali furono vittime della loro prima violenta persecuzione.
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Anno di guerra civile e militare per la successione all'impero. Si alternarono ben 4 imperatori: Galba, Otone, Vitellio e Vespasiano. Quest'ultimo promulgó la Lex de imperio Vespasiani.
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Sorta di carta costituzionale che legalizzó il potere che gli imperatori romani si erano tramandati non ufficialmente
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Primo imperatore non appartenente all'aristocrazia romana. Riformó l'esercito e valorizzó le province, assedió Gerusalemme e fece costruire l'anfiteatro Flavio (l'odierno colosseo)
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Tito, incaricato dal padre Vespasiano, terminó l’assedio della città. Con la distruzione del tempio ebraico inizió la diaspora
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Instauró una collaborazione politica con il senato. Ma a turbare il suo periodo furono 3 gravi calamità: eruzione del Vesuvio, pestilenza e incendio di Roma
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Nonostante le sue grandi capacità di governo, entrò in contrasto con il senato. Desiderava essere onorato come un dio. Intraprese campagne militari in Britannia e Germania e stipuló l'importante pace con i Daci. Venne ucciso da una congiura
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Durante la sua carica ebbe inizio il periodo più luminoso della storia imperiale romana e il conflitto tra principe e senato si attenuò progressivamente. Inaugurò l'età aurea dell'impero e il principato di adozione.
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Prese importanti iniziative a livello di politica interna ed estera, risollevando l'economia italiana. Con le sue grandi capacità, l'impero raggiunse la dua massima estensione territoriale
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Primo imperatore a portare la barba. Instauró una politica di difesa, rafforzando l'impero ma chiudendo l'epoca delle conquiste. È riconosciuto come uno dei migliori imperatori romani.
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A formare la dinastia degli Antonini furono Antonino Pio, Marco Aurelio e Commodo. Il primo fu un imperatore pacifico che fu in carica dal 138 al 161. Il secondo, detto ''il filosofo'', affrontó i barbari prementi sul confine. Con la sua morte nel 180 terminó ll'età dell'oro. Commodo, che si faceva venerare come un dio, instauró un regime di terrore, fino a quando, nel 192, venne avvelenato da un liberto.
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I Parti invasero l'Armenia e si scontrarono con Marco Aurelio in una guerra durissima durata 5 anni che vide la completa distruzione della capitale d'Asia.
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In posizione subordinata rispetto a Marco Aurelio nel sistema diarchico (Vero e Marco Aurelio furono co-imperatori dal 161d.C. al 169d.C.), Lucio Vero morì mentre combatteva in Oriente, lasciando il governo nelle mani del “filosofo”.
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Dopo 15 anni di scontri a fasi alterne, Aurelio riuscì a ricacciare le tribù germaniche al di là del Danubio.