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Al 1587 risalgono parti per organo con solo la linea di basso, segno che la parte accordale veniva realizzata estemporaneamente
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Giovanni Croce compone alcuni Mottetti per doppio coro con una parte d'organo dove sono presenti le indicazioni # e b per indicare l'alterazione della terza nelle triadi
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In "Rappresentione di Anima et di Corpo" di Emilio de' Cavalieri le cifre del basso continuo sono presenti regolarmente, anche in forma sovrapposta
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Tomaso Lodovico da Viadana nei suoi Cento Concerti ecclesiastici spiega con dovizia di particolari il nuovo stile adottato, parlando anche dell'uso del Basso Continuo
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Corelli nei suoi Concerti grossi ha utilizzato il Basso Continuo indicando con estrema precisione gli accordi voluti
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Vivaldi indicava raramente il Basso Continuo nelle proprie composizioni, segno che nella Venezia di quel periodo si pretendeva che il continuista fosse in grado di ricavare da solo gli accordi da utilizzare
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Bach può dirsi l'esponente principale del Basso Continuo per quanto riguarda la Germania luterana. Le indicazioni apposte da Bach sulle proprie composizioni sono estremamente rigorose
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Mozart, così come tutti i compositori dell'epoca classica, continuano ad utilizzare le cifre del Basso Continuo ma solo nella musica sacra
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Compositore del tardo romanticismo, è uno degli ultimi ad utilizzare ancora le cifre del Basso Continuo nelle produzione di musica sacra