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partenza di Paolo da Antiochia, passaggio per Galazia e Frigia. Parentesi sull'arrivo a Efeso di Apollo e sua partenza per l'Acaia.
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partenza di Paolo per la Macedonia con probabile soggiorno a Tessalonica e redazione della Seconda lettera ai Corinzi. Paolo menziona l'Illiria, regione che comprendeva la costa dell'attuale Croazia e l'Albania, che avrebbe raggiunto con la sua predicazione. Nelle sue lettere e in Atti non compare un resoconto o accenni più precisi a tale viaggio: è possibile che abbia fatto un breve viaggio in Albania durante il soggiorno a Tessalonica.
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Paolo a piedi ad Asso, imbarco per Mitilene, passaggio per Chio, Samo, arrivo a Mileto dove incontra gli "anziani" di Efeso senza recarvisi , lungo discorso di addio, imbarco per il ritorno.
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ritorno passando per Cos, Rodi, Patara, Cipro, Tiro con soggiorno una settimana, Tolemaide, Cesarea con soggiorno presso l'"evangelista" Filippo, pre-annuncio da parte del profeta Agabo dell'arresto di Paolo, arrivo a Gerusalemme
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. Il particolare è assente nella descrizione di Atti ma ricorre con insistenza nelle lettere alle varie comunità , e sembra una "clausola" . È verosimile che Paolo abbia portato il frutto della raccolta a Gerusalemme al termine del viaggio ), nella sua quinta e ultima visita che lo vedrà imprigionato.
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Oltre al valore meramente assistenziale per i poveri della città santa, la colletta aveva un forte significato simbolico-teologico: i giudeo-cristiani potevano vedere le comunità paoline come eretiche, in quanto staccate dalla Legge ebraica, e Paolo con questo gesto affermava tangibilmente la sottomissione delle sue comunità alla chiesa madre di Gerusalemme.