-
secondo la leggenda di Romolo e Remo
-
periodo di monarchia elettiva (non ereditaria)
-
periodo di oligarchia repubblicana (no re)
-
- 2 tribuni della plebe ebbero il diritto di voto sulle decisioni patrizie
- nacque il concilio della plebe
- 2 edili della plebe poterono amministrare il tesoro
-
con questa legge venne riconosciuto ai plebei il diritto di accedere al consolato
-
causata dall'invasione dei romani in campania. si concluse con la rinuncia dei sanniti alla campania.
-
i romani finirono nella trappola sannitica, avventurandosi presso le forche caudine; i prigionieri romani furono umiliati e costretti a passare semi nudi sotto l'arco di felci
-
dopo la terribile sconfitta, Roma non si arrese e introdusse una nuova tattica; la tattica a manipolo con la quale vinse poi la terza guerra sannitica. una delle battaglie decisive fu nel 295 a.C presso Sentino, in Umbria
-
i romani strinsero un accordo con Taranto nel 282 a.C, ma lo violò. Taranto chiese quindi aiuto a Pirro, re dell'Epiro che si presentò in Italia con un esercito enorme e 20 elefanti. Pirro ottenne subito 2 successi a Eraclea nel 280 a.C e ad Ascoli dove però il suo esercito fu dimezzato. decise quindi di chiedere un trattato con Roma, ma si rifiutò. essi si affrontarono un ultima volta a Malevento in Sicilia, dove vinsero e la rinominarono quindi Benevento
-
nel 264 a.C Messina fu assediata dal tiranno di Siracusa Gerone; i suoi abitanti chiesero aiuto ai cartaginesi che arrivarono subito in soccorso e si impossessarono a loro volta di Messina. gli abitanti ancora sotto assedio chiesero aiuto ai romani per liberarsi dei cartaginesi. scoppiò così la prima guerra punica.
una volta liberata Messina, i romani si spinsero in Sicilia dove si scontrarono altre volte con i cartaginesi come lo scontro di Milazzo nel 260 a.C con vittoria romana -
Cartagine risollevò le sue finanze e conquistò nuovi territori spagnoli; Roma si allarmò e stipulò il trattato di ebro nel 226a.C che fissava come limite di espansione il fiume Ebro. sfortunatamente a sud del fiume si trovava la città di Sagunto alleata romana. Annibale la assediò e i Romani furono costretti a dichiarargli guerra. Nacque così la seconda guerra punica. la guerra fu inoltre caratterizzata da vari scontri: battaglia sul Ticino nel 218 a.C e sul lago Trasimeno nel 217 a.C
-
durante questa battagli, Annibale realizzò una nuova tattica geniale, che risulterà poi micidiale.
-
nel frattempo il regno macedone governato da Filippo V strinse un alleanza con Annibale. Roma chiamò a suo favore i nemici Delo macedonia e fecero nascere la prima guerra macedone a Tessaglia che però non diede nessun vincitore
-
filipp tentò l'espansione verso il regno di pergamo e si spinse fino a d atene. roma arrivò in soccorso delle poleis greche e lel liberò nel197a.C dall' dominio macedone.
-
dopo la morte di Filippo V, suo figlio Perseo prese ill potere e fu ingiustamente accusato di organizzare una rivincita contro i romani segreta. questo pretesto portò cosi i macedoni a doversi affrontare ancora una volta contro i romani che grazie al generale lucio paolo, vinse a pidna.
il regno mmacedone ormai sottomesso fu diviso in 4 repubbliche indioendenti -
Roma ormai assetata di conquiste, decide si conquistare l'intera città di Cartagine. diede agli abitanti vari ultimatum e l'ordine di evacuare la città. i cittadini si chiusero nelle mura e riuscirono a resistere per ben 3 anni. la guerra guidata da Lucio Cornelio Scipione terminò con la deportazione degli abitanti come schiavi e il territorio fu desiato al pascolo.
-
133 eletto tribuno delle plebe, voleva ricreare un ceto di piccoli contadini fece quindi approvare la legge agraria; la quale poneva un limite di 1000 iugeri sui possedimenti terrieri. vennero inoltre distribuiti attrezzi agricoli finanziati dal tesoro di Attalo. il senato e Marco Ottavio (tribuno della plebe)si opposero. nel 132 Gaio si ricandidò opponendosi così alla tradizione. fu accusato di volersi impossessare del potere e fu e ucciso insieme ai 300 suoi seguaci dai senatori.
-
-legge agraria: ripropose la riforma del fratello
-legge giudiziaria: tolse ai senatori il compito di guidare i processi per corruzione (tribunali) e lo assegnò ai cavalieri guadagnandosi il loro appoggio
-Legge frumentaria: i cittadini di Roma ricevevano mensilmente il grano scontato rispetto ai prezzi di mercato; guadagnandosi l'appoggio della plebe
-legge sulla cittadinanza: propose di estendere ai Latini la cittadinanza romana; perse però la maggior parte del suo appoggio. -
Giugurta occupò il regno di Numidia. I senatori non diedero importanza all’accaduto, ma i cavalieri, che vedevano minacciate le loro iniziative economiche, mobilitarono l’opinione popolare. Nel 107 a.C. il popolo elegge console Gaio Mario e gli affida il comando della guerra giugurtina. Gaio chiamò alle armi i volontari senza considerare il reddito e aprì l’arruolamento anche ai nullatenenti. nacque un esercito di professionisti che combatteva per il bottino e fedele ai generali.
-
i galli teutoni e i cimbri dopo varie incursioni in Italia, inflissero ai romani una terribile sconfitta lungo il rodano
-
Gaio fu eletto console per ben 5 volte consecutive, malgrado la legge lo vietasse. Dopo la sconfitta di Arausio, ottenne due grandi vittorie nel 102 a.C ad aquae sextiae e nel 101 a.C a campi Raudii.
-
Marco Livio Druso tribune della plebe nel 91a.C , propose varie riforme tra cui l'estensione della cittadinanza agli italici; molti lo appoggiarono, ma il senato si oppose e con loro anche un sicario che poi lo assassinò a tradimento. la su morte portò gli italici alla ribellione. la guerra si concluse sono quando i romani decisero di estendere la cittadinanza romana alle città che si sarebbero arrese.
-
il regno del ponto governato da mitridate, che voleva conquistare l'asia minore, nell'88 invase alcuni territori di dominio romano. il senato decise così mi mandare Lucio Cornelio Silla per liberarli. sfortunatamente l’assemblea della plebe, su richiesta di Gaio Mario, tolse a Silla il comando della spedizione e lo assegnò a Mario.
Compì un atto illegale, al quale Silla rispose conducendo sei legioni di soldati fedeli a Roma entrando nella città in armi per attaccare gli avversari politici. -
silla una volta tonato dal ponto vittorioso, si autoproclamò dittatore a vita; dandosi inoltre il potere di fare leggi. creò inoltre le tavole di proscrizione con cui fece poi uccidere tutti i suoi oppositori, aumentò il numero dei senatori da 300 a 600 nominando personaggi a lui fedeli e tolse il tribunale ai cavalieri riaffidandolo al senato.
-
ex ufficiale di gaio Mario, che fu mandato in spagna per calmare le tribù celtiche, dopo la morte di Silla (77a.C), crea uno stato a parte nella penisola iberica.
-
il senato mandò alcune legioni guidat ed a pompeo magno in spagna per assediare quinto sertorio. nonostante le varie tattiche che provò ad adottare, non riuscì a sconfiggerlo; a fermarlo fu solo il tradimento dui un suo ufficiale che lo avvelenò nel 72 a.C
-
nel 73 scoppiò una rivolta degli schiavi della scuola di gladiatori di Capua. Il capo della rivolta era Spartaco, un gladiatore della Tracia. il numero dei ribelli raggiunse le 150000 unità. Marco Licinio Crasso, nobile ricchissimo, vide l’occasione per affermarsi sulla scena politica. Con otto legioni inseguì i ribelli. Nel 71 a.C. li sconfisse in Lucania.
-
Per guadagnarsi il sostegno della plebe:
- ripristinarono i tribuni della plebe
- riaprirono i tribunali ai cavalieri -
pompeo in pochi mesi portò a termine la missione di liberare le acque adriatiche dal dominio degli illiri.
-
Lucio Sergio Catilina, sanguinario esecutore delle stragi di Silla, organizzò una congiura per conquistare il potere, non essendoci riuscito per le vie legali. Intendeva assassinare i consoli in carica.
La congiura venne scoperta e denunciata dal console Marco Tullio Cicerone, che in senato proclamò le orazioni Catilinarie. Propose di condannarlo a morte senza processo. il senato approvò questa idea nonostante fosse illegale. -
Nel 62 a.C. Pompeo tornò in Italia dall’Oriente. Sbarcato a Brindisi, congedò il suo esercito fedelissimo
Il Senato lo credevano una minaccia quindi:
-non ratificò le conquiste e i provvedimenti presi da Pompeo in Oriente;
-non assegnò le terre ai suoi soldati.
politicamente isolato, pompeo si avvicinò a crasso. -
Cesare, Pompeo e Crasso formarono il primo triumvirato: un accordo segreto e privato, contro il senato. con questo accordo Crasso portò l’appoggio dei cavalieri, Pompeo l’appoggio dell’esercito e Cesare i voti della plebe.
Cesare ottenne il consolato, Crasso norme a favore dei cavalieri e il comando di un esercito in Oriente, Pompeo le terre che aveva promesso ai suoi soldati.
Cicerone ostacolò i triumviri, ma venne esiliato col pretesto di aver fatto giustiziare Catilina senza processo. -
Imparentato con Gaio Mario, apparteneva ai populares. Abbandonò Roma durante la dittatura di Silla.Rientrato in patria aveva ottenuto consensi tra i populares per la sua intelligenza politica e la sua prudenza. si fece nominare console e propose una legge per dare le terre ai veterani di Pompeo.
-
periodo caratterizzato dalla presenza dell'imperatore.