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Germania, Austria e Italia
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Francia, Gran Bretagna e Russia
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Il 28 giugno 1914, a Sarajevo, l'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono dell'Impero austro-ungarico, è ucciso insieme alla moglie, da un nazionalista serbo, Gavrilo Princip. Questo avvenimento segna l'avvio della prima guerra mondiale, perchè l'Austria ritiene la Serbia responsabile dell'attentato e invia alla Serbia un ultimatum a cui rispondere entro 48 ore. La Serbia respinge l'ultimatum e l'Austria gli dichiara guerra.
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Iniziano le alleanze: da una parte la Triplice Alleanza formata da Austria-Ungheria e Germania, a cui si uniscono l'Impero turco e la Bulgaria; dall'altra la Triplice Intesa (Inghilterra, Francia, Russia) più Serbia e altri Stati.
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Allo scoppio della guerra, l'Italia si dichiara neutrale, ma il Paese si divide in due tra neutralisti e intervenisti.I neutralisti che costituiscono la maggioranza,sono formati da: i socialisti, la Chiesa e moltissimi parlamentari liberali; sono convinti di rimanere neutrali e di non entrare in guerra. Gli intervenisti, invece, formati da:nazionalisti, l'esercito, l'ambiente della corte sono favorevoli all'ingresso dell'Italia in guerra,essi vedono nella guerra una grande occasione di prestigio
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Il 26 aprile 1915 il governo italiano firma a Londra un patto con Francia e Inghilterra, in cui l'Italia si impegna a entrare nel conflitto, in cambio della promessa di acquisti territoriali. Il Parlamento, che è di maggioranza neutralista, è obbligo ad approvare la decisione del governo.
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Il 24 maggio 1915 l'Italia entra in guerra a fianco dell'Intesa
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L'esercito austriaco si impegna in una grande offensiva, poi chiamata spedizione punitiva. Secondo i comandi austriaci, infatti, gli Italiani sono traditori da punire, perchè non hanno rispettato la Triplice Alleanza
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Nel febbraio 1917 in Russia ci fu una rivoluzione popolare e il governo dello zar venne rovesciato Poco dopo i Russi abbandonarono il conflitto e nel 3 marzo del 1918 firmarono con i Paesi della Triplice Alleanza la pace di Brest-Litovsk. Il ritiro della Russia favorì la Germania e l'Austria, che poterono abbandonare il fronte orientale e spostare gli eserciti sul fronte occidentale e su quello italiano.
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La disfatta di Caporetto è il momento più drammatico per l'Italia. L'esercito austriaco lanciò un violento attacco contro gli Italiani. Nell''ottobre del 1917 il fronte venne sfondato all'altezza di Caporetto, sul fiume Isonzo. La ritirata dell'esercito italiano divenne una rotta, cioè una fuga disordinata: morirono 40.000 soldati e 300.000 vennero fatti prigionieri. L'esercito perse armi, rifornimenti, animali da traino, attrezzature.
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La situazione diventa confusa e la Russia esce dalla guerra per evitare l'invasione del proprio territorio, firmando la Pace di Brest-Litovsk il 3 marzo 1918
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Nel 1919 inizia la Conferenza di pace a Parigi: Francia e Inghilterra decidono di punire la Germania, che deve ridurre l'esercito, perde alcuni territori e deve pagare i danni della guerra