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Nasce ad Alessandria d'Egitto, da genitori lucchesi, la emigrati per opportunità di lavoro offerte al padre come sterratore nello scavo del canale di Suez.
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Dopo la morte del padre, la madre condusse con successo il panificio di famiglia, e Ungaretti pote così studiare presso la prestigiosa Scuola Svizzera di Alessandria fino al 1905. Si accosta così alla poesia francese contemporanea, che, con quella di Leopardi, gli suscita le prime emozioni letterarie. Legge anche Mallarmé, Baudelaire, Nietzsche
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Lascia l'Egitto e sosta in Italia che ancora non conosce, a Firenze incontra di persona Prezzolini, ma la sua meta è Parigi, dove intende completare la propria cultura. Iscrittosi all'università della Sorbona, segue le stimolanti lezioni del filosofo Henri Bergson e del filologo Joseph Bédier.
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Quello Parigino è un mondo ricchissimo di fermenti culturali e di personalità di prim'ordine. Ungaretti conosce gli scrittori d'avanguardia Guillaume Apollinaire e Max Jacob, i pittori Georges Braque e Pablo Picasso, oltre alla nutrita schiera di artisti italiani residenti nella capitale francese
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Ungaretti è un fervente patriota, torna in Italia per partecipare alla propaganda interventista. A Milano scrive le sue prime poesie, pubblicate nel 1915 sulla rivista futurista "Lacerba"
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All'entrata in guerra dell'Italia Ungaretti viene chiamato alle armi ed è invitato al fronte, in prima linea, come fante sul Carso. La drammatica esperienza bellica gli ispira la raccolta poetica "Il porto sepolto": il libretto, messo insieme dal tenente Ettore Serra, letterato e bibliofilo, esce a stampa nel 1916, in sole 80 copie, a Udine
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Finito il conflitto torna a stabilirsi a Parigi, dove rimane per oltre un anno; lavora come impiegato presso l'ambasciata italiana ed è corrispondente del "Popolo d'Italia", il quotidiano fondato da Mussolini, per la Conferenza di pace
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Pubblica la raccolta di versi "La guerre", mentre a Firenze escono le poesie di "Allegria di naufràgi", che includono anche le precedenti del 1916
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Si sposa con la francese Jeanne Dupoix, con rito civile; il matrimonio sarà felice
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Ungaretti si trasferisce a Roma, dove collabora con l'ufficio stampa del Ministero degli esteri. Sono anni di difficoltà economiche, ma il matrimonio, l'impiego, l'adesione al regime fascista appagano la sua nuova esigenza di "ordine". Nel 1925 nasce la figlia Ninon; il secondo figlio, Antonietto, nascerà nel 1930
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Una crisi spirituale in atto da tempo matura nella settimana di Pasqua nel monastero di Subiaco, Ungaretti ritorna alla fede dell'infanzia
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Incontra dopo molti anni la madre, con cui scopre di avere una nuova comunanza religiosa
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Edizione definitiva del suo libro maggiore
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La raccolta consacra la sua maturità di poeta
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Pubblica il primo volume di traduzioni di poeti inglesi, spagnoli, francesi
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Accetta l'offerta di insegnare lingua e letteratura italiana all'università di San Paolo Brasile; qui si trasferisce con la famiglia. L'esperienza risulta per lui interessante, ma funestata dalla morte del fratello (1937) e del figlio Antonietto (1939) a soli nove anni ucciso da una banale appendicite
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Scoppiata la seconda guerra mondiale il Brasile si schiera contro l'Italia. Ungaretti torna a Roma e venne accolto con tutti gli onori: viene nominato "per chiara fama" docente di letteratura italiana moderna e contemporanea all'università di Roma e Accademico d'Italia
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Ungaretti vive la tragedia di Roma occupata dai nazisti: anche questa seconda esperienza di guerra lascia tracce indelebili nella sua ispirazione. Ne darà testimonianza la raccolta poetica del 1947, "Il dolore"
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Nel clima post bellico fortemente ideologizzato, Ungaretti che aveva aderito al fascismo è sottoposto a un processo di epurazione del sindacato scrittori. Rischia anche di perdere la cattedra, ma la conserva grazie all'intervento pubblico del collega e critico Natalino Sapegno. La tensione nervosa gli causò un infarto.
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Muore l'amata moglie: poco prima della fine, i due coniugi avevano voluto sposarsi con rito religioso. In questo stesso anno il poeta abbandona, per raggiunti limiti d'età, l'insegnamento universitario.
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Esce presso l'editore Arnoldo Mondadori, l'edizione definitiva di tutte le sue poesie
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Muore a Milano