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Vega nasce il 31 dicembre 1840 a Catania da una famiglia di nobili origini di Vizzini, un borgo agricolo presso Catania.
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Scrive il suo primo romanzo storico, Amore e Patria.
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Si iscrive alla facoltà di giurisprudenza dell'Università di Catania, ma presto la abbandona per dedicarsi alla letteratura.
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Accoglie con entusiasmo l'arrivo di Garibaldi nella sua città; subito dopo si arruola nella Guardia nazionale, prestandosi servizio per quattro anni.
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Il primo romanzo pubblicato è I carbonari della montagna.
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Si stabilisce a Firenze, dove frequenta l'ambiente letterario della città. Conosce Luigi Capuana.
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A Firenze compone Storia di una capinera, che riscuote un notevole successo.
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Scrive Nedda: un bozzetto siciliano, un'opera diversa dal quelle precedenti perché ambientata nella natia Sicilia e perché tesa a rivelare la povertà della sua gente. Si avvia in tal modo la conversione di Verga al VERISMO.
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È il romanzo più conosciuto di Vega, pubblicato a Milano dall'editore Treves.
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Durante un viaggio a Parigi incontra gli scrittori Emile Zola ed Edmond De Goncourt, esponenti del Naturalismo francese.
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Esce sulla rivista letteraria "Nuova Antologia" il Mastro-don Gesualdo; è il suo ultimo capolavoro.
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Rientra stabilmente a Catania.
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Viene nominato senatore a vita.
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Muore a Catania il 27 gennaio 1922.
