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Pascoli nasce a San Mauro di Romagna, ed è il quarto di otto figli, qui trascorse l'infanzia. nel 1862 entra nel collegio dei padri Scolopi, dove frequenta le elementari, il ginnasio e la prima liceo, fino al 1871
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Giorno di San Lorenzo, il padre viene ucciso da sicari sconosciuti. Il delitto verrà rievocato in molti componimenti di Pascoli, tra cui "X agosto" e "La cavalla storna"
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Terminati gli studi liceali a Firenze e poi a Cesena, Pascoli può iscriversi con una borsa di studio offerta dal comune e vinta grazie a un concorso in cui era esaminatore Carducci alla facoltà di lettere di Bologna
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Gli anni universitari segnano il momento del suo impegno sociale: il sentimento di ribellione contro l'ingiustizia lo spinge a partecipare al movimento socialista rivoluzionario di Andrea Costa. Per aver partecipato a una dimostrazione filoanarchica, venne arrestato e incarcerato
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Pascoli fu chiamato a collaborare con le riviste più prestigiose tra cui "Vita nuova" di Firenze dove appaiono alcune sue breve liriche con il titolo Myricae
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Sul Convito pubblica una serie di poemetti classicistici che intitolerà "poemi conviviali"
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Fu chiamato all'insegnamento universitario di grammatica latina e greca e poi nel 1905 alla cattedra di letteratura italiana di Bologna, come successore di Carducci
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I presentano una metrica varia generalmente più lunghe di quelle di Myricae, hanno un andamento narrativo, l’ordine dei componimenti ricalca per due volte il ciclo delle stagioni, narrato in mondo campestre. Le riflessioni che fa gli permettono di spaziare fino ad arrivare a domande esistenziali in particolare sulla morte che rimangono prive di risposta, pascoli arriva a riconoscersi appartenente al mondo dei morti in quanto legato a qualcosa che non c’è più (il nido familiare)
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Esalta in senso nazionalistico l'impresa coloniale della guerra in Libia
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Pascoli muore a Bologna consumato dalla cirrosi epatica