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La data di nascita non é certa anche se la maggior parte degli studiosi la collocano attorno al 1267,proveniva da colle di vespignano,nella valle del Mugello,al nord di Firenze.
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Intorno ai 10 anni il piccolo giotto comincia a frequentare la bottega di Cimabue,dove di lí a poco suo padre finirá per collocarlo in pianta stabile.
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Soggiorna a Roma con il maestro Cimabue o come dicono le cronache del tempo con Arnolfo da Cambio,altra figura importante del tempo.
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Anch’essa con dettagli tipici di Cimabue,é conservata nella Pieve di borgo San Lorenzo
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In questo stesso periodo Giotto si sposa e con tale donna avrá 8 figli anche se le cronache gliene attribuiscono 5 (quattro femmine e un maschio).
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L’influenza di Cimabue sembra manifestarsi per la prima volta in questa opera in cui si vede il volto del Cristo con i lineamenti tardo bizantini
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Verso il 1300,dopo alcuni probabili pernottamenti anche ad Assisi,Giotto fa ritorno a Firenze.
Realizza nell’ arco di un biennio “il polittico di Badia” e la tavola firmata con le “stigmate di San Francesco”.
Questo periodo fu forse il periodo più alto che la sua arte raggiunse,dove con i suoi vari ritorni nella capitale,prepara , la città ad accogliere il giubileo indetto da Papà Bonifacio VIII. -
Si trova a Padova e appunto riceve questa importante “chiamata” dal nord che testimonia la grande considerazione di cui godeva l’artista considerato oramai nettamente superiore al suo maestro Cimabue.
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Intorno appunto alla metà del 1311, ritornato a Firenze,dipinge la sua opera più importante ovvero la “maestà” degli Uffizi. Collocata originariamente nella chiesa di Ognissanti,l’opera raffigura tutta la grande modernitá dell’artista.
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Probabilmente mentre esso è alla ricerca di affari di un certo livello dipinge tale cappella nella chiesa di Santa Croce a Firenze.
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Polittico Stefaneschi alla Pinacoteca Vaticana,il Polittico Baroncelli e l’affresco a secco delle “storie Francescane” nella Cappella Bardi.
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Nello stesso 1328 Giotto si trasferisce nella città di Napoli, dove percepisce da Roberto d'Angiò una somma di denaro importante. Intorno al 1333 Giotto soggiorna anche a Bologna, di ritorno dal Meridione. Nel 1334, a Firenze le autorità cittadine lo nominano capomastro nell'Opera di Santa Maria del Fiore, gli viene affidato il Duomo fiorentino, oltre che la costruzione delle mura della città, con uno stipendio di circa cento fiorini all'anno.
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Il suo nome é legato alla cittá di Firenze,di cui nel 1334,ne diviene maestro e governatore per quanto riguarda i lavori del duomo e delle parti più importanti della cittá.
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Da inizio al campanile da lui disegnato che prenderà il suo stesso nome in quanto la realizzazione finale non risponderà esattamente ai suoi voleri.
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