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La sua infanzia è caratterizzata dalle precarie condizioni economiche in cui versa la sua famiglia, dopo il richiamo in guerra del padre.
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Prende la licenza elementare; si iscrive a una scuola tecnica e si dedica allo studio del violino.Si diploma da privatista all'Istituto magistrale.
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La morte dell'amata poco prima delle nozze lo fa sprofondare in una grave crisi psicologica: confessa all'amico Betocchi la tentazione di abbandonare la poesia.
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L'incontro con Rosa Rettagliata gli permette di superare la crisi.
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Combatte nella campagna di Francia; sul confine orientale a Vittorio Veneto e poi tra Roma, Genova e altre città dell'Italia Settentrionale.
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Riprende a insegnare e, per arrotondare lo stipendio, corregge le bozze di una tipografia. E' anche traduttore e giornalista letterario. Intanto, inizia a intrattenere rapporti di scambio intellettuale con Debenedetti, Betocchi, Bertolucci, Sbarbaro, Pasolini.
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