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Cresce circondato da figure femminili, da cui ottiene la spiccata sensibilità.
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Durante lo studio per diventare monaco si interessa alla poesia e al teatro, discipline che all'accademia militare dove su costretto a trasferirsi per volere del duca, non erano contemplate.
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Quando l'accademia si espande, decide di andare a studiare medicina a Stoccarda. Entra in contatto con la psicologia e Shakespeare.
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Iniziato durante gli studi di medicina nel 1777 e pubblicato a sue spese.
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Dopo essere scappato dall'accademia, intraprende una serie di viaggi stabilendosi a Lipsia, Dresda e infine a Weimar. In questo periodo inizia ad abbozzare il Don Carlos, intriso di temi sturmeriani e la Congiura di Fiesco a Genova.
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Grazie a Goethe gli viene affidata la cattedra di storia e filosofia a Jena.
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Inizia ad interessarsi agli scritti di Kant e fa tesoro della sua visione per la composizione delle sue opere.
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Formulazione compiuta dell'estetica schilleriana in confronto con Kant e con la coeva Rivoluzione francese.
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Trilogia al maschile composta da Il campo di Wallenstein (1796), I Piccolomini (1798) e La morte di Wallenstein (1799).
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E' la prima opera di una serie di tre racconti al femminile che bilanciano il Wallenstein. Le altre sono La Pulzella di Orleans e La sposa di Messina.
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Trattato sulle diverse forme poetiche e il ruolo che ognuna ha avuto nel mondo reale.
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