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Prime iscrizioni documentate del latino: IV-III secolo a.C.
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254-184 a.C Plauto
190-159 a.C. Terenzio
Commedie che trasmettono una lingua più affine al parlato, anziché uno stile alto o retoricamente elaborato. -
Nelle Epistole è tramandato latino più familiare, meno letterario.
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Latino di uso quotidiano. In essi vediamo che la quantità vocalica non è più utilizzata.
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V secolo d.C.
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"Vetus latina" è la più antica versione della Bibbia (II secolo).
"Vulgata" è la traduzione della Bibbia fatta da San Girolamo nel 383.
Il tipo di latino utilizzato dai testi religiosi è appositamente basso, popolare. -
V-VI secolo
"Appendice di Probo", che era un grammatico. Raccoglieva gli errori più comuni, diventa importante testimonianza di come la lingua stava cambiando. "Calida" e non "calda", "vetulus" e non "veclus"... -
Dal VI secolo in poi, la scrittura del latino è cristallizzata dalla norma classica, ma probabilmente blocca solo in apparenza l'evoluzione del latino. Nel parlato si stanno sviluppando le lingue romanze.
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Invitava i vescovi a tradurre le omelie nelle lingue romanze, affinché il popolo potesse capirle.
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Ludovico il Germanico e Carlo il Calvo, fratelli, rinnovarono la loro alleanza. Carlo giurò in antico tedesco, mentre Ludovico in lingua romanza, ognuno per farsi capire dall'esercito dell'altro. Testo chiaramente non latino, ma diverso dai testi di poco posteriori. Probabilmente perché si usò grafia arcaizzante: la scripta merovingica.
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Fine VIII - inizio IX secolo, conservato a Verona e scritto da mano nord-italiana. Proveniente dalla Spagna a inizio VIII secolo:
"Se pareba boves, alba pratalia araba et albo versorio teneba et negro semen seminaba" -
Difficilmente databile: viaggio di fine IV secolo, ma manoscritto che tramanda opera è di XI secolo.
Differenze dal latino:
1. ordine V-O anziché O-V
2. fenomeni di decadenza dei casi
3. "ille" e "ipse" usati con grande frequenza: precursori degli articoli
4. "ualde" da "valide": sincope vocale postonica
5. grecismi trasmessi dal cristianesimo: "monachi, ecclesiam, heremo" etc., anche il termine "oratio" si evolve: non più "discorso", ma "preghiera"
6. ordine modificato-modificatore predominante