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Gracco, propose una riforma agraria,che poneva un limite alla quantità di agro pubblico che ogni privato poteva possedere .E stabilì che l'agro pubblico appartenesse allo stato e non ai privati.
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Gaio, diventando tribuno della plebe, propose un'altra riforma volta a limitare l'accumulo di terra nelle mani dei grandi proprietari terrieri. Pretendeva distribuzioni di grano per i più poveri, l'accesso dei cavalieri ai tribunali, e la concessione della cittadinanza alle popolazioni italiche.
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Mario, mise in atto una riforma, che prevedeva l'arruolamento volontario di latini e nullatenenti, in cambio di una paga, armi ed equipaggiamento. riorganizzò anche le legioni che furono suddivise in 10 coorti.
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Questa nuova legge, incontrò l'ostilità degli ottimati e provocò lo scoppio di violenti tumulti. Mario in qualità di console si trovò a guidare l'esercito contro i suoi stessi sostenitori, quindi smisero di appoggiarlo, e per questo Mario decise di ritirarsi dalla scena politica Romana.
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Marco, riprendendo alcuni punti del progetto dei fratelli gracchi, propose l'estensione della cittadinanza agli italici. Questo progetto aveva lo scopo di allentare le tensioni sociali, ma si trovò contro il senato e il ceto romano,
Marco fu ucciso e la sua legge venne immediatamente abolita. -
Silla, si mise a marciare su Roma realizzando un colpo di stato, ma le ostilità tra ottimati e popolari non si placarono, per questo nell'83a.c. scoppiò la guerra civile vinta dai primi capeggiati da silla.
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Nell'82a.c. la guerra civile si concluse con la vittoria degli ottimati nella battaglia di porta collina