DA CAIO MARIO A GNEO POMPEO

  • 112 BCE

    LA GUERRA GIUGURTINA

    Il Senato romano, costretto dai cavalieri romani, dichiarò guerra a Giugurta, nipote di Massinissa, che si era impadronito del regno della Numidia sottraendolo illegittimamente agli eredi. La guerra fu un totale disastro: i generali si lasciarono corrompere e al loro posto fu inviato Quinto Cecilio Metello che riuscì a catturarlo.
  • 107 BCE

    MARIO VIENE ELETTO CONSOLE

    MARIO VIENE ELETTO CONSOLE
    Nel 107 a. C. fu eletto console Mario, un uomo appartenente al ceto equestre. Mario riuscì a catturare Giugurta grazie all'aiuto di un giovane patrizio Silla che diventò poi il più acerrimo nemico di Mario.
  • 107 BCE

    LA RIFORMA DELL'ESERCITO

    LA RIFORMA DELL'ESERCITO
    Mario consentì ai soldati volontari anche se nullatenenti di entrare nell'esercito: in cambio di un servizio di sedici anni ottenevano paga, armi e carriera; infatti i nullatenenti proletari erano gli unici interessati a fare carriera nell'esercito per migliorare il proprio status sociale. Era un modo per legare alle sorti dell'impero romano anche gli strati più poveri. L'esercito diventa dunque un corpo di professionisti a tempo pieno, pagati e fedeli.
  • 105 BCE

    INVASIONE DEI CIMBRI E DEI TEUTONI

    Le tribù germaniche dei Cimbri e dei Teutoni giunsero in Gallia dal Baltico per sottrarsi da una catastrofe naturale. I Romani provarono a respingerli, ma furono sconfitti a Noreia nel 113 e ad Aurasio nel 105. Roma aveva paura di una nuova invasione gallica e per ciò fu deciso di mandare Mario ad allontanarli.
  • 101 BCE

    SCONFITTA DEI TEUTONI E DEI CIMBRI

    Mario con le sue truppe sconfisse i Teutoni alle Aquae Sextiae nel 102 a.C. e i Cimbri ai Campi Raudii vicino Vercelli nel 101 a.C. Durante queste due guerre fu elevato il numero di invasori uccisi.
  • 91 BCE

    L'ESTENSIONE DELLA CITTADINANZA AGLI ITALICI

    Marco Livio Druso propose una riforma agraria e l'estensione della cittadinanza agli Italici che erano molto scontenti di essere esclusi dalla cittadinanza romana. Il Senato e i cavalieri si opposero a queste riforme con tale forza che si scatenò una lotta tra le varie parti e Druso venne assassinato.
  • 90 BCE

    LA GUERRA SOCIALE TRA ROMA E GLI ITALICI

    LA GUERRA SOCIALE TRA ROMA E GLI ITALICI
    Gli Italici si ribellarono all'uccisione di Druso e gli insorti si riunirono in una confederazione con capitale a Corfinium. La guerra civile fu violentissima tanto che ci furono più di migliaia di morti. Roma vinse grazie all'appoggio dei Latini e delle colonie greche. Questa vittoria non fu però così importante perchè il Senato decise di concedere comunque la cittadinanza agli Italici che così si posero sullo stesso piano di Roma. Le rivolte finirono nell'88 quando Silla le represse.
  • 88 BCE

    MITRIDATE INVADEE L'ITALIA: LA PRIMA GUERRA MITRIDALE

    Mitridate, re del Ponto, invase la provincia romana dell'Asia penetrando nell'Egeo e cercando di convincere alla rivolta contro Roma anche i Greci e i Macedoni in nome dell'odio antiromano. Il suo progetto di conquistare la penisola anatolica si svolse partendo dalla Frigia e arrivando alla Misia, toccando le parti dell'Asia precedentemente acquisite dai Romani. Poi sottomise la Licia, la Panfilia e il resto della Ionia. La Grecia, i Sanniti e i Lucani appoggiarono Mitridate.
  • 87 BCE

    SCONTRO TRA MARIO E SILLA

    Il Senato decise di affidare a Lucio Cornello Silla, console ed ex legato di Mario nella guerra contro Giugurta, il comando dell'esercito nella guerra mitridatica. Prima di imbarcarsi però il Senato romano gli tolse l'incarico e lo affidò a Mario, su richiesta del tribuno Rufo. La
    decisione non fu accolta bene da Silla, che marciò su Roma con sei legioni: l'esercito per la prima volta per imporre con la forza la volontà di un comandante. Mario e i suoi sostenitori furono costretti a fuggire.
  • 87 BCE

    MARIO DI NUOVO A ROMA

    Silla si imbarcò verso Mitridate e nel frattempo i popolari si riorganizzarono sotto la guida di Mario e Cinna, che occupò Roma con truppe personalmente arruolate dai Sanniti. I sostenitori di Silla furono perseguitati, Mario fu eletto console per la seconda volta, ma morì poco dopo.
  • 85 BCE

    BATTAGLIA DI CHERONEA E ORCOMENO

    Silla espugnò Atene, sconfisse Mitridate a Cheronea e Orcomeno e li costrinse alla pace di Dardano.
  • 82 BCE

    LA GUERRA CIVILE E LA BATTAGLIA DI PORTA COLLINA

    Silla rientra in Italia e per due anni ci fu una violentissima guerra civile tra i sostenitori di Mario e Silla, che nell'82 a.C. sconfisse definitivamente gli avversari nella battaglia di Porta Collina.
  • 82 BCE

    LA DITTATURA DI SILLA

    LA DITTATURA DI SILLA
    Silla si vendicò pubblicando le tavole di proscrizione, liste con i nomi dei nemici pubblici, ovvero coloro che potevano essere uccisi senza processo. Assunse il titolo di felix, stabilendo un legame con le divinità, e dittatore a tempo indeterminato. La dittatura gli serviva per combattere gli avversari interni e dunque era una dittatura politica, un vero e proprio colpo di Stato. Aumentò il numero di senatori da 300 a 600; estese ai fiumi Rubicone e Magra il pomerium, il confine sacro.
  • 79 BCE

    SILLA SI RITIRA A VITA PRIVATA

    Silla tolse ai tribuni della plebe il diritto di veto, cioè la possibilità di presentare le proprie leggi senza il permesso del Senato. Fu la sua più significativa e la sua ultima riforma prima di ritirarsi a vita privata, lasciando il governo nelle mani del Senato.
  • 73 BCE

    L'INSURREZIONE DI SPARTACO

    L'INSURREZIONE DI SPARTACO
    Dopo la morte di Silla nel 73 a.C. a Capua in Campania scoppiò una rivolta dei gladiatori con a capo Spartaco, schiavo della Tracia. Spartaco andò verso nord sperando di varcare le Alpi, ma temeva di non farcela per terra e dunque scelse di imbarcarsi su navi date dai pirati.
  • 71 BCE

    SCONFITTA DI BRINDISI

    Il Senato inviò otto legioni guidate da Crasso per sconfiggere Spartaco e ci riuscirono a Brindisi. I superstiti fuggirono, ma furono trovati e sconfitti da Pompeo, un giovane generale che tornava dalla Spagna. Seimila prigionieri furono crocefissi dalla strada che da Capua andava a Roma. Il cadavere di Spartaco non fu mai ritrovato.
  • 71 BCE

    INIZIA LA CARRIERA DI POMPEO

    INIZIA LA CARRIERA DI POMPEO
    Seguace di Silla, Pompeo fu eletto console nel 70 con Licinio Crasso e con l'appoggio della maggioranza restaurarono i poteri dei tribuni della plebe, anche il diritto di veto.
  • 67 BCE

    LA GUERRA CONTRO I PIRATI

    LA GUERRA CONTRO I PIRATI
    Alla fine del consolato ottenne l'imperium extraordinarium di tre anni con il compito di combattere i pirati che minacciavano, con l'appoggio di Mitridate, i trasporti marittimi e i rifornimenti di grano a Roma. Con un esercito di 120000 uomini e 500 navi Pompeo liberò in tre mesi il mare dai pirati.
  • 63 BCE

    POMPEO SCONFIGGE MITRIDATE

    I Romani guidati da Pompeo riuscirono a sconfiggere Mitridate, che si rifugiò in Crimea. Qui si tolse la vita nel 63 a.C. e il figlio Farnace, avendo abbandonato il padre, riuscì a salvare una parte dell'eredità paterna: il regno del Bosforo. Pompeo nel 64 a.C. mise ordine in Oriente. Con Pompeo Roma assunse il pieno controllo dell'Egitto, dell'Asia Minore e delle coste del Mediterraneo. Fu l'uomo più potente di Roma.