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Charles Baudelaire

  • Nasce a Parigi

    Nasce a Parigi
    Nasce a Parigi in una famiglia di condizione borghese. Venne battezzato due mesi dopo nella chiesa cattolica di Saint-Sulpice. Suo padre si chiamava Joseph-François Baudelaire; si trattava di un ex-sacerdote e capo degli uffici amministrativi del Senato, amante della pittura e dell'arte. La madre di Charles era la ventisettenne Caroline Archimbaut-Dufays, sposata da Joseph-François dopo la perdita della prima moglie (Baudelaire aveva un fratellastro).
  • Orfano di padre

    Orfano di padre
    Fu sepolto nel cimitero di Montparnasse. Caroline l'anno successivo decise di sposarsi con Jacques Aupick, un tenente colonnello che, a causa della sua freddezza e rigidità, si guadagnò ben presto l'odio di Charles. Baudelaire non perdonò mai alla madre questo "tradimento" e da allora il rapporto tra i due divenne sempre più tormentoso.
  • Frequenta il collegio Louis-le Grand

    Frequenta il collegio Louis-le Grand
    Con risultati altalenanti Baudelaire si rivelò incostante nello studio, a volte era diligente, altre volte era più soggetto ad oziare.
  • Espulso dal liceo

    Espulso dal liceo
    Fu espulso dal liceo nonostante il suo buon profitto (nel 1837, infatti, ottenne il secondo premio di composizione in versi latini), per indisciplina: si era infatti rifiutato di consegnare al professore un biglietto che un compagno gli aveva passato in classe. Nonostante questo inconveniente, Baudelaire riesce pochi mesi dopo a conseguire il diploma. Finito il liceo, iniziò a conoscere artisti e scrittori dediti ad uno stile di vita bohémien. Ora inizia a frequentare prostitute (sifilide).
  • Viaggio all'isola Bourbon

    Viaggio all'isola Bourbon
    Costituisce un'esperienza importante, risvegliando in lui l'amore per l'esotico
  • Rientro a Parigi

    Rientro a Parigi
    Sperpera l'eredità del padre, conducendo la vita del DANDY e iniziò una lunga relazione con una ballerina mulatta, Jeanne Duval, che incarnava ai suoi occhi l'esotico, sarebbe poi stata una delle sue muse ispiratrici.
  • La famiglia lo fa interdire

    La famiglia lo fa interdire
    A causa della sua vita sregolata, la famiglia lo fa interdire ed egli è costretto a mantenersi miseramente con una somma mensile.
  • Scopre Edgar Allan Poe

    Scopre Edgar Allan Poe
    Egli riconobbe in Poe uno spirito simile al suo in quanto scrittore "maledetto". Tra il 1856 e 1857 Baudelaire traduce i "Racconti straordinari" di Poe e ciò consente di diffondere in Europa l'autore americano il quale avrà profonde influenze nella letteratura tardoromantica e decadente.
  • La Fanfarlo (prosa)

    La Fanfarlo (prosa)
    Narra la sconfitta UMANA di un giovane intellettuale nella relazione con una ballerina (proiezione autobiografica).
  • Fonda un giornale e scrive articoli VIOLENTI

    Fonda un giornale e scrive articoli VIOLENTI
    Subì il fascino della rivoluzione, partecipò a eventi politici, fondò anche un giornale su cui scrisse articoli violenti
  • Traduzione dei "Racconti straordinari"

    Traduzione dei "Racconti straordinari"
    Traduzione dei "Racconti straordinari" di Poe e ciò consente di diffondere in Europa l'autore americano il quale avrà profonde influenze nella letteratura tardoromantica e decadente.
  • I fiori del male (prima edizione)

    I fiori del male (prima edizione)
    Comprendeva 100 poesie, distribuite in 5 sezioni: "Spleen e ideale", "Fiori del male", "Rivolta", "Il vino", "La morte". L'opera suscitò enorme scandalo nella critica e nel pubblico "perbene", tanto che il tribunale ne ordinò il sequestro ed impose la soppressione di 6 testi ritenuti OSCENI e condanno l'autore e l'editore ad un'AMMENDA. I testi banditi furono pubblicati postumi.
  • Paradisi artificiali (prosa)

    Paradisi artificiali (prosa)
    Dedicati agli effetti provocati dall'assunzione di hashish e dall'oppio, specie sulla creazione artistica.
  • I fiori del male (seconda edizione)

    I fiori del male (seconda edizione)
    Aggiunse 35 NUOVI TESTI e una NUOVA sezione: "Quadri Parigini" e riordinò il materiale così da avere una precisa struttura
  • Morte

    Morte
    Minato dall'oppio e dall'hashish, nonché dalla sifilide che lo condusse alla morte nel 1867 (Parigi).
  • Diari intimi (prosa)

    Diari intimi (prosa)
    Pubblicati postumi
  • Lo spleen di Parigi (poemetti in prosa)

    Lo spleen di Parigi (poemetti in prosa)
    Inaugurano un nuovo genere, brevi prose in cui si alternano o si mescolano parti narrative, riflessioni, aforismi ecc... Lo stile si avvicina alla poesia, da questo "Poemetti in prosa". Qui formula la frase "Perdita d'aureola" ad indicare la situazione storica di DECLASSAMENTO del ceto intellettuale.