Capitolo 7 fascismo in Italia

  • Ritorno dalla guerra

    Il ritorno dalla guerra in Italia provocò:
    la febbre spagnola, l'inflazione dei prodotti primari e poco lavoro, quindi crisi economica.
  • Nascita del fascismo

    Nel clima di scontro del dopoguerra si affermò il movimento politico nazionalista del fascismo fondato nel 1919.
  • Gabriele D'Annunzio

    Nel settembre del 1919 Gabriele D'Annunzio, poeta celebre e accesso nazionalista, si mise al comando di un gruppo di volontari e occupò Fiume dichiarandola annessa all'Italia e istituendo un governo provvisorio.
  • La serrata

    Nelle grandi industrie del nord ci furono ondate di scioperi quasi senza interruzione. Impauriti, gli industriali reagirono nell'agosto 1920 con la serrata, cioè chiudendo le fabbriche.
  • Il trattato di Rapallo

    Nel novembre del 1920 Giovanni Giolitti firmò con la Iugoslavia il trattato di Rapallo che faceva della città di Fiume uno Stato libero ed indipendente.
  • La Terza internazionale

    Nel gennaio del 1921, un gruppo della sinistra socialista, guidato da Antonio Gramsci e Amedeo Bordiga, fondò il partito comunista d'Italia, che aderì alla Terza internazionale
  • Il partito fascista

    Nel 1921 il movimento dei Fasci di combattimento si trasformò in partito, il partito socialista.
  • Il colpo di Stato a Roma

    Nell'ottobre del 1922 Mussolini approfittò di un momento di politica per organizzare un colpo di Stato. I capi fascisti organizzarono una marcia su Roma per costringere il governo, presieduto da Luigi Facta, alle dimissioni. Il re non ritenne opportuno dichiarare lo stato d'assedio e mandare l'esercito a stroncare la rivolta, temendo lo scoppio di una guerra civile. Così fece una scelta carica di conseguenze: dopo le dimissioni di Facta, nominò Mussolini capo del governo
  • Period: to

    Periodo fascista in Italia

    Periodo di egemonia del regime fascista.
  • Fiume

    La vita di Fiume come Stato libero durò poco. La situazione economica della città divenne presto insostenibile e i suoi governi chiesero l'annessione all'Italia, che avvenne nel 1924
  • Elezioni del 1924

    Nelle elezioni del 1924, che si svolsero tra soprusi e violenze, la lista fascista ottenne la maggioranza. Il deputato socialista Giacomo Matteotti, che aveva denunciato in parlamento le illegalità elettorali, fu assassinato da sicari del duce.
  • Le leggi fascistissime

    Nel 1925-1926 furono promulgate alcune leggi dette "fascistissime", che diedero tutto il potere a Mussolini e crearono un Stato poliziesco. Furono sciolti tutti i partiti e le associazioni sindacali non fasciste, fu soppressa la libertà di stampa, di parola e di associazione.
  • La Carta del lavoro

    Il fascismo impose per leggi l'orario di lavoro di otto ore. L'eliminazione dei partiti e dei sindacati, però, lasciava i lavoratori senza tutela. Così, nel 1927 fu emanata la Carta del lavoro, che indicava i princìpi che dovevano regolare i rapporti fra lavoratori e datori di lavoro.
  • La Libia viene pacificata.

    Per normalizzare la situazione, le truppe d'occupazione , comandate dal generale Rodolfo Graziani, fecero ricorso a mezzi spietati, come la deportazione di popolazione e l'esecuzione capitale dei ribelli. In questo modo il regime poté sostenere, nel 1931 che la Libia era ormai Pacifica.
  • Il giuramento dei dipendenti pubblici

    Dal 1932 tutti i dipendenti pubblici furono obbligati a iscriversi al partito fascista e a giurare fedeltà al regime.
  • L'Italia dichiara guerra all'Etiopia

    Prendendo a pretesto insignificanti incidenti avvenuti alla frontiera con la Somalia, nell'ottobre del 1935 l'Italia dichiara guerra all'Etiopia.
  • Vittorio Emanuele III l'imperatore d'Etiopia

    Il 9 maggio 1936 Mussolini poté annunciare la fondazione dell'impero: il re Vittorio Emanuele III assunse il titolo di imperatore d'Etiopia.
  • Le leggi razziali

    Nel 1938 furono emanate le leggi razziali che mettevano gli ebrei al bando della società, togliendo loro il lavoro e la nazionalità.