Trasformazione filosofica-politica e letteraria tra '600 e '700

  • Period: 1543 to

    Rivoluzione scientifica

    Come sfondo a questo lungo periodo troviamo una netta svolta culturale definita "rivoluzione scientifica". SI presentarono dei grandi mutamenti nella concezione della natura e nell'ambito scientifico. Essa è stata resa possibile anche dalla laicizzazione e dalla fine dell'Universalismo cristiano che portarono al giusnaturalismo.
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  • Un nuovo Stato moderno

    Parallelamente alle novità in ambito scientifico troviamo anche dei cambiamenti in ambito politico: lentamente si passa da uno Stato frammentato in feudi medievali a uno moderno e unito territorialmente. Il territorio diventa unificato e soggetto a una sola autorità sovrana cioè il re. Questo nuovo Stato può essere assoluto (Francia) con una sovranità illimitata o costituzionale (Inghilterra) con una divisione dei poteri.
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  • La teoria dello Stato moderno

    La caratteristica principale del nuovo Stato è il giusnaturalismo: il diritto naturale precede la nascita dello Stato e le sue leggi. Quest'ultime sono legittime solo se fondate sul diritto naturale. Oltre a questo lo Stato nasce da un contratto tra individui liberi. I due giusnaturalisti principali a ipotizzare questo contrattualismo sono Hobbes e Locke. Il bisogno di un contratto deriva dal fatto che c'era necessità di un sovrano dato che il popolo non era autonomo.
  • Galilei pubblica il "Siderus Nuncius"

    Galilei pubblica il "Siderus Nuncius"
    A rivoluzionare le teorie di scienziati come Copernico e Keplero fu l'astronomico italiano Galileo Galilei. I suoi studi e la realizzazione di un potente cannocchiale gli permisero di osservare la superficie della notando così che non è piatta. Egli trascrisse ciò nell'opera "Siderius Nuncius" provocando così il crollo della concezione aristotelica dell'universo.
    [Approfondimenti(https://www.museogalileo.it/it/museo/esplora/incontra-galileo/31-opere/454-sidereus-nuncius-1610.html)
  • Period: to

    Guerra dei Trent'anni

    L'inizio del Seicento fu caratterizzato, in ambito religioso, da continue tensioni tra cattolici e protestanti in Europa. La causa scatenante fu il tentativo del re di Boemia di imporre il cattolicesimo in un Paese protestante. La guerra si divise in quattro fasi e vide come scenario gran parte dei Paesi europei.
  • Abiura di Galilei

    Abiura di Galilei
    Le teorie rivoluzionarie dello scienziato erano in diretto contrasto con la Bibbia e la teologia cattolica. Per questo vennero sospettate d'eresia. Dato che la Chiesa possedeva ancora molto potere, per paura di perderlo, denunciò lo scienziato. Egli fu processato a Roma dal Sant'Uffizio e nel 1633 fu costretto ad abiurare tutte le tesi e le sue scoperte.
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  • La pace di Westfalia

    La pace di Westfalia
    Con la pace di Westfalia si mise fine al progetto asburgico di un'egemonia cattolica e sancì la fine della guerra dei Trent'anni. Questa pace garantì un'aspetto fondamentale cioè la libertà di culto in forma privata e stabilì per la prima volta il principio della separazione fra politica e religione.
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  • Thomas Hobbes e lo Stato assoluto: pubblicazione del "Leviatano"

    Thomas Hobbes e lo Stato assoluto: pubblicazione del "Leviatano"
    Thomas Hobbes fu il primo giusnaturalista ad ipotizzare una forma di contrattualismo. Nel "Leviatano" lui sostiene che nello stato di natura "l'uomo è lupo all'altro uomo" e dato che non sanno essere tolleranti i loro diritti naturali si delegano per sempre: Quindi serve un'autorità suprema che fermi la sua naturale aggressività. Questa autorità cioè lo Stato assoluto fornisce protezione all'uomo tramite un patto di unione.
  • La Francia e l'assolutismo

    La Francia e l'assolutismo
    Per quanto riguarda lo Stato francese vigeva l'assolutismo iniziato da Richelieu e continuato da Mazzarino. Fu solo però alla sua morte che con Luigi XIV la Francia subì il massimo sviluppo di questa forma di governo. In quest'anno egli infatti ottenne il potere regio e attuò un accentramento amministrativo governando con l'ausilio dei ministri.
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  • John Locke e lo stato liberale: pubblicazione del "Secondo trattato sul governo"

    John Locke e lo stato liberale: pubblicazione del "Secondo trattato sul governo"
    Contrariamente a Hobbes, secondo il filosofo inglese Locke lo stato di natura non si caratterizza da una condizione di guerra ma da una di instabilità. Essa è motivata dalla mancanza di un'autorità incapace di attuare la giustizia: infatti l'unico diritto naturale che l'individuo deve cedere allo Stato è quello del farsi giustizia da soli. Quindi il contratto sociale tutela di tutti gli altri diritti e la libertà individuale
  • L'Inghilterra opta per una monarchia costituzionale

    L'Inghilterra opta per una monarchia costituzionale
    Per tutto il '600 l'Inghilterra è stata teatro di scontri tra sovrano e Parlamento. Quando questi conflitti arrivarono alle armi e il sovrano Carlo I venne assassinato venne proclamata la repubblica con Cromwell al comando. I sovrani successivi cecarono di riprendere il controllo continuando così le continue lotte fino a quando il Parlamento non chiamò Gulielmo III d'Orange che una volta arrivato in Inghilterra diede inizio alla "Gloriosa Rivoluzione" instaurando una monarchia costituzionale.
  • La dichiarazione dei diritti inglese

    La dichiarazione dei diritti inglese
    Dopo la "Gloriosa Rivoluzione" Gulielmo III d'Orange e sua moglie salirono al potere e proclamarono la formazione di una nuova monarchia costituzionale. Venne quindi stilato dal Parlamento britannico il "Bill of Rights" cioè una vera e propria Costituzione che conteneva tutti i diritti e le libertà dei cittadini e le limitazioni del potere del sovrano.
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  • Period: to

    Illuminismo

    A riprendere e rielaborare i concetti teorizzati da Hobbes e da Locke furono molti intellettuali illuministi. Essi erano convinti della presenza di un "lume naturale" all'interno di ogni individuo cioè la capacità di ragionare e conoscere la realtà. Uno dei principali bersagli della critica illuminista fu il dogmatismo religioso. Infatti secondo i filosofi la religione era fondata sull'inganno, sulla paura e sulla superstizione
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  • L'illuminismo e la politica: il dispotismo illuminato

    L'illuminismo e la politica: il dispotismo illuminato
    Con l'avvento dei filosofi illuministi verso gli anni 40 del Settecento anche la politica si avvicina a questa idea. Il nuovo indirizzo politico ispirato alle idee illuministe provocò l'attuazione di numerose riforme in Europa con dei riordinamenti degli assetti interni degli Stati e l'abolizioni di determinati privilegi del clero.
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  • Montesqueiu e la separazione dei poteri

    Montesqueiu e la separazione dei poteri
    Alcuni dei filosofi illuministi influirono anche nell'ambito della politica. Uno di questi fu Montesqueiu che nella sua opera "Lo spirito delle leggi" elaborò uno dei principali aspetti del liberalismo e del costituzionalismo moderno: la dottrina della separazione dei poteri. Secondo lui solo separandoli in legislativo, esecutivo e giudiziario e attribuendoli a separati organi del Parlamento si sarebbe evitata una tirannia.
  • Il contrattualismo di Rousseau

    Il contrattualismo di Rousseau
    Con il filosofo francese Jean-Jacques Rousseau il concetto di contrattualismo prese forma: egli infatti teorizzò un accordo tra governante e governati basato sull'eguaglianza. Il contratto per garantirla doveva sancire due princìpi fondamentali: la sovranità popolare e la democrazia. In questo tipo di forma di governo la libertà di ogni individuo coincide con quella della comunità.
    [Approfondimenti](filosofico.net/pattorousseaumiano.htm)
  • La tolleranza di Voltaire

    La tolleranza di Voltaire
    Tra gli illuministi francesi a pronunciarsi contro ogni forma di intolleranza fu Voltaire. Nel suo "Trattato sulla tolleranza" riprende i concetti teorizzati da Locke. Egli quindi auspicava ad uno Stato laico che garantisse la libertà di culto privato e che neutralizzasse ogni sorta di conflitto religioso. I valori per una società civile per Voltaire furono libertà, pluralismo, dissenso e tolleranza.
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  • L'illuminismo nell'ambito giuridico: Cesare Beccaria

    L'illuminismo nell'ambito giuridico: Cesare Beccaria
    Un illuminista italiano a proporre dei cambiamenti in ambito giuridico fu Cesare Beccaria. Egli nel trattato "Dei delitti e delle pene" indagò i fondamenti del diritto penale moderno. Egli condannò la tortura e propose l'istituzione di pene proporzionate al delitto commesso. Infine chiese esplicitamente l'abolizione della pena di morte.
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  • Anche la Francia diventa una monarchia costituzionale

    Anche la Francia diventa una monarchia costituzionale
    Dopo la morte del Re Sole la Francia passò un periodo di crisi economica e finanziaria. Oltre a questo ci furono anche delle ribellioni del terzo stato per il troppo potere concesso ai nobili. Tramite un'assemblea Costituente si cercò di optare per una Costituzione ma le rivolte non si fermarono: un gruppo di parigini assaltò la Bastiglia alla ricerca di armi. Questo costrinse l'assemblea ad abolire il regime feudale e venne approvata la "Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino".