Cavour e vittorio emanuele

RISORGIMENTO

  • INTRODUZIONE AL PERIODO

    INTRODUZIONE AL PERIODO
    Con la caduta di Napoleone e del suo Impero gli stati suoi rivali decidono di ridisegnare la cartina politica dell' Europa con il Congresso di Vienna, che si basa su due principi: quello di legittimità ovvero che ogni stato doveva essere assegnato al sovrano precedente alla venuta di Napoleone e quello di uguaglianza, ogni stato non doveva essere più forte dal punto di vista militare rispetto a tutti gli altri.
  • PRIMI MOTI DI INDIPENDENZA DEGLI ANNI VENTI

    PRIMI MOTI DI INDIPENDENZA DEGLI ANNI VENTI
    Le proteste contro la restaurazione sfociarono nei moti rivoluzionari.
    Le prime rivolte iniziarono nel 1820 a Napoli, le successive a Palermo e poi in Piemonte dove dopo la sconfitta rimediata contro i liberalisti il re Vittorio Emanuele l decise di rinunciare al potere lasciando il posto a Carlo Alberto uomo giovane di simpatie liberali.
  • LA SECONDA ONDATA RIVOLUZIONARIA

    LA SECONDA ONDATA RIVOLUZIONARIA
    Le rivoluzioni iniziarono nel gennaio del 1848 con l'insurrezione nel Regno delle due Sicilie. Tra febbraio e marzo si susseguirono nel Granducato di Toscana, nel Regno di Sardegna, nello Stato Pontificio. Il 18 marzo a Milano i moti rivoluzionari proseguirono per cinque giorni dando origine alle celebri CINQUE GIORNATE DI MILANO
  • LA PRIMA GUERRA D' INDIPENDENZA

    LA PRIMA GUERRA D' INDIPENDENZA
    Il 23 marzo 1848 Carlo Alberto dichiara guerra all' Austria in quel periodo il Piemonte adottò il tricolore. Carlo Alberto vinse a Custoza.
    In seguito, Carlo Alberto venne sconfitto e dovette accettare l' armistizio e abbandonare Milano. Poi, venne pesantemente sconfitto anche a Novara. Il Re dopo la pesante sconfitta diede il trono a suo figlio Vittorio Emanuele II.
  • DIBATTITO RISORGIMENTALE

    DIBATTITO RISORGIMENTALE
    I moti d'indipendenza del Venti e del Trenta portarono all'Unità d'Italia nel 1861. Protagonisti di questo periodo furono personaggi come Mazzini e Garibaldi che combatterono per dare una democrazia e una Repubblica all'Italia, ma soprattutto per raggiungere l'unita d' Italia. In seguito, Camillo Benso conte di Cavour decise che doveva essere il Regno di Sardegna a comandare la liberazione del Paese. Secondo Gioberti disse il potere doveva essere dato al papa.
  • SECONDA GUERRA DI INDIPENDENZA

    SECONDA GUERRA DI INDIPENDENZA
    Nel 1858 Napoleone III e Cavour strinsero l'accordo di Plombières stabilendo che, in caso di attacco da parte dell'Austria, Napoleone III sarebbe dovuto intervenire e in caso di vittoria alla Francia sarebbero andate Nizza e Savoia. Il 29 maggio 1859 ebbe inizio la Seconda guerra d'indipendenza. Durante la guerra Parma,Modena,Firenze e Bologna ottennero l'annessione all'Italia. Per motivi politici e sociali l'11 luglio 1859 senza consultare Cavour Napoleone III firmo l'armistizio di Villafranca
  • LA SPEDIZIONE DEI MILLE

    LA SPEDIZIONE DEI MILLE
    Per completare l'unita d'Italia mancava l'Italia meridionale allora Cavour decise di organizzare una spedizione di mille uomini che partì da Quarto e arrivò il 5 maggio 1860 a Marsala in costa siciliana. La spedizione era guidata da Giuseppe Garibaldi che con 1089 uomini, che indossavano una camicia rossa, risalì l'Italia meridionale fino a Teano dove la consegnò a Vittorio Emanuele II.
  • TERZA GUERRA D'INDIPENDENZA

    TERZA GUERRA D'INDIPENDENZA
    Nel 1866 l'Italia e la Prussia fecero un'accordo nel quale era specificato che in caso di vittoria italiana contro l'Austria all'Italia sarebbe stato annesso il Veneto. Ebbe, così, inizio la terza guerra d'indipendenza grazie alle vittorie a Sadowa e Bezzecca il Veneto venne annesso all'Italia.
  • LA QUESTIONE ROMANA

    LA QUESTIONE ROMANA
    Per il completamento del Regno d'Italia mancava una capitale e secondo Garibaldi la capitale doveva essere Roma, anche se nella convenzione di settembre stipulata con Napolone III era stabilito che l'esercito italiano non doveva provare ad entrare a Roma.
    Dopo i vari tentativi falliti in Aspromonte e Mentana arrivò l'occasione perfetta, dopo la sconfitta rimediata nella guerra franco-prussiana cadde l'impero di Napoleone III e il 20 settembre del 1870 i bersaglieri italiani entrarono in Roma.