Storia nazismo

Nazismo

  • La Repubblica di Weimar

    In Germania, mentre l'imperatore Guglielmo II fuggiva, fu proclamata una Repubblica, chiamata di Weimar. La Germania dovette affrontare gravi problemi finanziari, a causa della sconfitta nella Prima Guerra Mondiale. Oltre ai problemi finanziari, la Repubblica incontrò degli ostacoli, tra i quali: i proprietari terrieri, la borghesia, ma soprattutto i comunisti e i nazionalisti, tanti dei quali arrestati. Tra questi Hitler che, grazie al processo, propagandò le sue idee.
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    Elezioni

    Inizialmente il Partito di Hitler non ebbe grande successo: nelle elezioni del 1928 ottenne pochi voti, nel 1930 era al secondo posto dopo quello socialista, e, nel 1932 risultò primo. Nel 1933 il presidente della Repubblica Hindenburg nominò Hitler cancelliere, cioè capo del governo. Secondo Hitler la "razza ariana" era superiore rispetto alle altre. In particolare si accanì contro gli ebrei. Inoltre voleva creare una "Grande Germania", conquistando parte della Polonia e della Cecoslovacchia.
  • Crisi economica

    Il legame economico tra Germania e USA era molto stretto, infatti la crisi economica del 1929 degli USA colpì anche la Germania. La popolazione era ancora più indebolita e in miseria, così, si iniziò a pensare che il Partito nazionalista fosse l'unica via di salvezza. Hitler era sostenuto da: militari, proprietari terrieri, industriali e banchieri.
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    L'inizio del regime totalitario

    Nel 1934 Hindenburg morì e Hitler assunse la carica di Presidente della Repubblica, diventando il capo assoluto della Germania, iniziando così una brutale dittatura. Lo Stato nazista prese il nome di Terzo Reich, cioè "Terzo Impero", e fu un regime totalitario.