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Filosofo e sociologo francese.
Padre del positivismo e fondatore di una nuova disciplina, la sociologia -
Filosofo ed economista tedesco.
Esponente del socialismo scientifico e fondatore del comunismo. Espone una nuova visone dello stato e del lavoro -
Etnologo e antropologo statunitense; fondatore dell'antropologia sociale e iniziatore dello studio antropologico dei sistemi di parentela
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Antropologo ed etnologo britannico; fondatore dell'antropologia moderna
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Psicologo e filosofo tedesco. Dai suoi studi deriva la curva dell'oblio, la prima teoria scientifica che descrive la struttura del ricordo nel tempo
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Antropologo e storico delle religioni scozzese. Considera magia, religione e scienza le tre forme di conoscenza delle società umane
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Sociologo tedesco. Individua due forme diverse di organizzazione sociale: la comunità e la società
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Antropologo tedesco. Esponente del particolarismo culturale, propugnò il metodo di ricerca induttivo partendo dall'osservazione diretta di fatti concreti
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Sociologo, filosofo e storico delle religioni francese. Individua due tipi di solidarietà: meccanica e organica, che corrispondono a diversi livelli di sviluppo della divisione del lavoro
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Sociologo, filosofo, economista e storico tedesco. Afferma che idee e valori influiscono sulla società allo stesso modo delle condizioni economiche
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Antropologo, sociologo e storico delle religioni francese. I suoi studi si concentrano sulla magia, il sacrifico e lo scambio del dono
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Antropologo e sociologo polacco. Ritiene che ogni cultura sia costituita dalle risposte che la società da ai bisogni universali degli essere umani
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Antropologa statunitense. Considera le culture complessi integrati cioè insiemi coerenti di pensieri e di azioni
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Sociologo statunitense. Considera la società composta da sistemi stratificati e in connessione tra di loro: il sistema culturale, il sistema sociale e il sistema personale
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Antropologo, etnologo e filosofo francese. Si basa sul concetto di struttura, quale sistema di relazioni latenti nell'oggetto diffusi in ogni civiltà umana
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Psicologo statunitense. Fondatore della psicologia cognitiva. Afferma che la quantità di informazione che l'uomo è in grado di elaborare è circoscritta attorno al magico numero 7
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Sociologo e filosofo polacco. Egli parla di modernità liquida, caratterizzata da facili spostamenti che rendono la vita poco stabile e solida e provocano incertezza.
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Antropologo statunitense. Definisce la cultura come "ragnatela di significati" che gli individui costituiscono entrando in relazione gli uni con gli altri
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Sociologo, accademico e attivista giamaicano. Analizza le relazioni tra cultura dominante e cultura popolare
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Antropologo francese. E' tra i primi a trovare il legame tra marxismo e antropologia
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Antropologo, etnologo, scrittore e filosofo francese. Ha introdotto il neologismo "nonluogo" per indicare gli spazi che non sono identitari, relazionali e storici
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Antropologo svedese. Si occupa di fenomeni culturali che trasmigrano, si innestano e si mescolano. Ha studiato su larga scala la globalizzazione
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Antropologo statunitense. L'oggetto dell'antropologia diventa l'antropologo e il suo io narrante
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Antropologo statunitense. Ha studiato le classi agiate e le istituzioni d'èlite nei paese occidentali. E' considerato il padre fondatore dell'Antropologia interpretativa
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Antropologo statunitense, di origine indiana. Afferma che la diffusione di una cultura è una forma di omogenizzazione che tuttavia non è un processo meccanico perchè è seguita sempre da un processo di indigenizzazione.
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Antropologo; pioniere dell'antropologia digitale, parla dei cambiamenti della comunicazione nell'epoca dei sociale media