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Nel 1917 l'impero Russo entra in una fase di forte difficoltà per via della crisi economica, della fame e dell'aumento del costo della vita. Nell'esercito ci sono molti casi di diserzione e di ammutinamento.
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Le operaie tessili di Pietrogrado scioperano per il pane, dando inizio ad una mobilitazione popolare. Lo zar Nicola II ordina di sciogliere la rivolta con le armi, ma i soldati si rifiutano.
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Operai e soldati si uniscono nel Soviet di Pietrogrado, un consiglio che rappresenta la volonta popolare. Con il tempo i Soviet si moltiplicano nel paese. All'interno i socialdemocratici erano divisi in due fazioni: menscevichi, che sostenevano la necessità di continuare la guerra e volevano riforme graduali; bolscevichi, che chiedevano l'uscita dalla guerra e volevano una rivoluzione immediata per creare un regime socialista.
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La Duma, in accordo con il Soviet, istituisce un governo repubblicano provvisorio. L'obiettivo era convocare un'assemblea costituente per dare alla Russia una costituzione.
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Lo zar Nicola II abdica e viene messo agli arresti domiciliari in Siberia insieme alla sua famiglia.
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Nell'aprile 1917 ritorna dall'esilio in Svizzera Lenin, un capo bolscevico che voleva portare il partito rivoluzionario al potere.
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Lenin propone al partito bolscevico un programma rivoluzionario con questi obiettivi:
- porre fine alla guerra
- dare ai Soviet tutti i poteri
- nazionalizzare industrie e terre. Il programma viene pubblicato sulla Pravda il 20 aprile 1917 -
Ritorna in Russia il capo rivoluzionario Trockij. Organizza in breve tempo le Guardie rosse, un esercito bolscevico rivoluzionario, di cui prende il comando.
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Il governo provvisorio, che aveva deciso di continuare la guerra, si indebolisce e perde il consenso della popolazione a causa delle sconfitte subite dall'esercito Russo. Viene nominato primo ministro il socialista rivoluzionario Aleksandr Kerenskij, che riesce a realizzare alcune riforme.
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Lenin capisce che è il momento di prendere il potere e inizia una fortissima propaganda contro il governo. Nel frattempo, i bolscevichi hanno raggiunto la maggioranza negli importanti Soviet di Pietrogrado e Mosca. Inizia nel paese una nuova rivolta contadina.
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Il 24 ottobre 1917 a Pietrogrado, le guardie dell'Armata Rossa occupano i ponti sul fiume Neva, le stazioni ferroviarie, le centrali telefoniche e la Banca di Stato. Il giorno successivo, prendono il Palazzo d'Inverno, sede del governo provvisorio.
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Viene costituito un nuovo governo, chiamato Consiglio dei commissari del popolo, eletto dal congresso dei Soviet e presieduto da Lenin.
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Si tengono le elezioni a suffragio universale per la creazione dell'assemblea costituente. I bolscevichi ottengono il 25% dei voti, in netta minoranza rispetto ai socialisti rivoluzionari che ottengono il 58% dei voti.
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Il Consiglio dei commissari del popolo firma l'armistizio con la Germania.
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L'Assemblea costituente si rifiuta di riconoscere il governo bolscevico (Consiglio dei commissari del Popolo). Lenin la scioglie con la forza, sostenendo che i Soviet degli operai avevano il diritto di imporre la dittatura.
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Dopo lo scioglimento dell'Assemblea costituente in Russia nasce un regime a partito unico, quello bolscevico. Nel febbraio 1918 il partito bolscevico prende il nome di PARTITO COMUNISTA.
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La Russia firma una pace separata con la triplice intesa ed esce dalla prima guerra mondiale, ma deve rinunciare a molti territori e ricchezze naturali.
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Dopo la firma della pace di Bresk - Litovsk, in Russia scoppia la guerra civile tra i sostenitori del regime zarista (alla guida di reparti detti "Guardie Bianche") e i bolscevichi (alla guida dell'Armata Rossa, esercito al comando di Lev Trockji). Il conflitto dura tre anni e per sostenere l'Armata Rossa il governo impone il cosiddetto "comunismo di guerra".
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Entra in vigore la nuova costituzione, che attribuisce tutto il potere ai Soviet degli operai, dei soldati e dei contadini. Il potere è nelle mani del partito comunista.
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Nel luglio 1918, i bolscevichi uccidono l'ex zar e tutti i componenti della famiglia imperiale, per timore che i controrivoluzionari potessero restaurare il regime zarista.
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Viene istituita la Terza Internazionale (o Internazionale Comunista), l'organizzazione internazionale dei partiti comunisti con lo scopo di diffondere la rivoluzione.
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Dopo centinaia di battaglie, decine di migliaia di esecuzioni sommarie, milioni di morti per fame e malattie, nel 1921 l’Armata Rossa proclama la vittoria finale. Comincia la costruzione del moderno Stato sovietico.