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Attentato di Sarajevo
L'arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono austriaco, fu ucciso a Sarajevo da uno studente slavo, membro di una organizzazione indipendentista. -
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La Grande Guerra
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La dichiarazione di guerra
Il 23 luglio 1914 l'Impero austro-ungarico dichiarò guerra alla Serbia. Il conflitto si estese rapidamente a tutta l'Europa: la Russia iniziò una mobilitazione generale; la Germania dichiarò guerra alla Russia e alla Francia; la Gran Bretagna si schierò con Russia e Francia. Successivamente entrarono in guerra anche il Giappone e l'Impero ottomano. -
L'Italia si dichiara neutrale
Inizialmente l'Italia, pur dovendosi schierare, sulla base degli accordi della Triplice Alleanza, con Austria e Germania, preferì mantenersi neutrale. Il popolo italiano era diviso tra interventisti (nazionalisti, socialisti rivoluzionari, irredentisti) e neutralisti (socialisti, cattolici, liberali). -
Le battaglie dell'Isonzo
Il comandante dell'esercito italiano, il generale Cadorna, lanciò, tra giugno e dicembre 1915, quattro attacchi nel settore orientale. Queste battaglie "dell'Isonzo" costarono all'Italia 60.000 morti e 170.000 feriti, e non inflissero alcuna sconfitta al nemico austriaco. -
L'Italia entra in guerra
Nonostante le notizie tragiche che arrivavano dai fronti, in Italia aumentano le manifestazioni di piazza a favore dell'entrata in guerra dell'Italia. Il governo italiano, allora, si impegnò ad entrare in guerra a fianco dell'Intesa: in caso di vittoria, l'Italia avrebbe avuto il Trentino, l'Alto Adige, Trieste, l'Istria e la Dalmazia. -
Offensiva di Verdun
Sul fronte occidentale i tedeschi sferrarono un violento attacco intorno alla città di Verdun, in Lorena, tra febbraio e agosto 1916. Gli alleati dell'Intesa risposero con una controffensiva lungo il corso del fiume Somme, che si basò su un impiego massiccio dell'artiglieria (venne usato per la prima volta il carro armato). -
L'entrata in guerra degli Stati Uniti
La Germania, per forzare il blocco economico cui era sottoposta, decise di scatenare una guerra sottomarina indiscriminata, cioè di affondare tutte le navi che si fossero avvicinate alle coste dei paesi nemici. Ciò provocò la decisione del presidente americano Wilson di entrare in guerra a fianco dell'Intesa. -
La disfatta italiana a Caporetto
Un'offensiva austro-tedesca sfondò le linee italiane a Caporetto, sull'alto Isonzo. L'esercitò italiano arretrò; il generale Cadorna fu destituito e sostituito dal generale Diaz. -
La Russia fuori dal conflitto
Il primo Paese a pagare le conseguenze dello sforzo bellico fu la Russia, il più arretrato dei Paesi europei dal punto di vista economico e sociale. Una rivoluzione, nell'ottobre 1917, abbattè la monarchia degli zar. Il nuovo governo firmò con Austria e Germania un armistizio che permise alla Russia di uscire dal conflitto, il famoso trattato di Brest-Litovsk. -
L'Italia vince a Vittorio Veneto
La Germania e l'Austria non avevano più forze per continuare vittoriosamente la guerra. Sul fronte italiano, gli Austriaci vennero sconfitti dagli Italiani a Vittorio Veneto. L'esercito imperiale si dissolse. -
La fine della Grande Guerra
Nel novembre 1918 furono firmati l'armistizio tra Italia e Austria e tra la Germania e le forze dell'Intesa. Finì, così, la Prima Guerra Mondiale. -
Il Trattato di Versailles
Con il Trattato di Versailles i vincitori imposero ai Tedeschi sconfitti condizioni durissime: la Germania dovette cedere alla Francia l'Alsazia e la Lorena; Danzica, tolta ai Tedeschi, fu dichiarata "città libera". La guerra era finita.