Germania tra il 1848 ed il 1871

  • La situazione in Europa prima del 1848

    La situazione in Europa prima del 1848
    In Germania, la restaurazione trovò scarsa resistenza. In Europa si susseguirono invece moti rivoluzionari. Nel regno delle due Sicilie Ferdinando I, concesse la costituzione, nel regno di Sardegna Carlo Alberto ne promise la concessione, in Francia l’insurrezione del 1830 portò ad una monarchia costituzionale; nel Belgio, l’indipendenza dalla monarchia olandese; in Polonia lo Zar Nicola I portò la repressione, in Italia nei ducati di Parma e Modena e nello stato Pontificio.
  • La situazione in Germania prima del 1848

    Alla vigilia del 1848, la Germania era strutturata ancora come confederazione nata con il congresso di Vienna, composta da 38 stati e dominata dalla rivalità austro-prussiana.
    Il principe Metternich, custode dell'ordine stabilito nel 1815, aveva adottato misure che limitavano l’esercizio della libertà e consolidavano la censura.
    La Prussia, nel 1834 aveva promosso l'unione doganale tra 25 stati, senza l'Austria cercando di attuare l’unità economica della Germania, preludio all'unità nazionale.
  • 1848 - 1871 in Germania

    Il periodo che va dal 1848 al 1871 rappresentò un momento fondamentale per la riunificazione della Germania caratterizzato dalle posizioni dell'Austria - membro e presidente della Confederazione germanica che si opponeva alla sua unificazione - e della Prussia, che si evolveva in senso liberale e parlamentare. Per questo la Germania venne unificata non sull’onda di un grande movimento popolare e democratico, ma nella forma di una conquista militare operata dalle armate prussiane.
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    Aspetti economico sociali - 1848/1871

    La Prussia introdusse il divieto di lavoro minorile, orari di lavoro inferiori alle 12 ore, la figura di autorità ispettive su industria e commercio e misure antinfortunistiche, oltre all'obbligo scolastico fino a 12 anni. L'espansione ferroviaria portò sviluppo all'industria siderurgica e settore carbonifero che passo da 4 milioni di tonnellate del 1840 ad oltre 11 del 1857. L’industria tedesca e la struttura sociale del paese recuperano presto il terreno perduto nella prima metà del secolo.
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    Movimenti culturali - 1848/1971

    L'insuccesso della Rivoluzione del 1848 vide scemare le speranze di un rinnovamento politico e sociale. La corrente letteraria che si produsse fu quella del “realismo poetico” che esaltava la bellezza della natura e della gente semplice che vive ignorando la realtà politica e sociale. Venne idealizzato un mondo contadino romantico e piccolo borghesia di campagna descritto nei momenti di vita quotidiana in una visione tragica del mondo. Le novelle di T. Storm (1817-1888) ne sono esempio lampante.
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    I movimenti operai - 1848/1871

    L’incremento della produzione industriale portò gli operai ad organizzarsi in associazioni già nel periodo della rivoluzione del 1848, con l'uscita del “Manifesto del partito Comunista” scritto da Karl Marx e Friedrich Engels (1847/1848). I loro interessi erano di istituire un nuovo ordinamento sociale. Dopo il 1860 si formarono associazioni operaie e di mutuo soccorso, i primi sindacati che fecero seguito al liberalismo radicale dal quale sorse nel 1869 il partito socialdemocratico tedesco.
  • Congresso di Heidelberg

    Congresso di Heidelberg
    Sotto la spinta dell’aspirazione all’unità della patria tedesca, rappresentanti degli stati tedeschi liberali del sud e dell’ovest della regione, riuniti a Heidelberg, stabilirono di convocare a Francoforte un parlamento preparatorio (Vorparlament) per decidere l’elezione a suffragio universale di una Assemblea Nazionale Tedesca di deputati (1 per ogni 50.000 elettori) perché elaborasse una costituzione unitaria di uno stato unitario tedesco.
  • Insurrezione di Berlino

    Insurrezione di Berlino
    Favorita dalla crisi economica del 1846-47, dalla propaganda socialista sulle masse disoccupate, dalle istanze liberali della borghesia, scoppiò in Germania subito dopo l’annuncio di quella di Parigi. Iniziata nel Baden e a Berlino, la rivolta fu insieme liberale (richieste di costituzioni ai principi tedeschi accolte a Colonia, nel Baden e in Prussia) e nazionale. La “rivoluzione di marzo” fu semi-pacifica e fece ottenere libertà di stampa e associazione, Corti di Assise e riforme elettorali.
  • Convocazione del Vorparlament - Parlamento preliminare

    Convocazione del Vorparlament - Parlamento preliminare
    L'assemblea costituente per la riunificazione degli stati tedeschi venne preceduta da un parlamento preliminare composto da 574 membri, sull'onda degli avvenimenti rivoluzionari di Berlino e della Renania. I suoi membri provenivano da tutti gli stati tedeschi, incluso l'impero austriaco. Le successive elezioni della Costituente si svolsero a suffragio universale, sebbene con leggi e modalità di voto diverse, sancendo però la vittoria delle forze liberali e la sconfitta di quelle rivoluzionarie.
  • Invasione prussiana della Danimarca

    Invasione prussiana della Danimarca
    Le truppe prussiane penetrarono in Danimarca dopo l'annessione della regione dei ducati dello Schleswig – Holstein. I motivi di rivalità tra Prussia e Danimarca riguardavano l'indivisibilità dei due ducati e il fatto che i rispettivi nazionalismi, tedesco e danese, pretendevano il completo possesso della totalità dei loro territori.
  • Assemblea costituente della Confederazione germanica

    L'assemblea costituente si riunì dal 18 maggio 1848 al 31 maggio 1849, per dare una costituzione alla Confederazione germanica e creare uno stato unitario tedesco, ma non potè concludere i suoi lavori per l’ostilità contrapposta della nobiltà e dei radicali tedeschi. I suoi membri erano divisi tendenzialmente in due blocchi contrapposti, l’uno fautore della “Grande Germania”, cioè del Anschluss della Germania con l’Austria, l’altro orientato verso una piccola Germania senza l’Austria.
  • Assemblea nazionale prussiana

    Assemblea nazionale prussiana
    L'Assemblea nazionale prussiana, istituita a seguito delle rivoluzioni del 1848, con il compito di scrivere una costituzione per il Regno di Prussia, si aprì a Berlino il 22 maggio 1848
  • Armistizio con la Danimarca

    La Prussia concluse un armistizio con la Danimarca e abbandonò i ducati di Schleswig e Holstein
  • Scioglimento dell'assembrla nazionale prussiana

    L’Assemblea nazionale prussiana è sciolta con decreto reale
  • Federico Guglielmo IV rifiuta la corona di Imperatore della Germania

    Federico Guglielmo IV rifiuta la corona di Imperatore della Germania
    L'assemblea costituente di Francoforte, orientata verso una Germania senza l’Austria offrì la corona imperiale al re di Prussia, il più potente sovrano degli stati che componevano la Germania. Federico Guglielmo IV che aveva ritirato le sue concessioni liberali e sciolto l’assemblea prussiana, rifiutò l'elezione perché non era stata offerta da suoi pari grado (asseriva che gli era stata offerta da un gruppo di borghesi senza alcun titolo).
  • Convenzione di Olmütz

    Con la Convenzione di Olmütz (o trattato di Olmutz), l’Austria impose il ripristino della Confederazione germanica del 1815.
    La Prussia abbandonò le sue pretese di guidare gli stati germanici e sottomise all'Austria la confederazione abbandonando ogni desiderio di unione politica,
  • Germania tra il 1851 e il 1860

    La Germania era ancora divisa in stati sovrani che volevano ritirare le concessioni fatte al popolo. La Chiesa Luterana e il partito conservatore dirigevano lo stato prussiano, sempre più industrializzato. Un nuovo “partito del progresso” vinse le elezioni con un programma borghese liberale che prevedeva l'applicazione della costituzione, l’abolizione del diritto di veto del Senato, l'equa ripartizione dei carichi fiscali e l’abolizione dell’esenzione fiscale concessa ai proprietari feudali.
  • Guglielmo I - Re di Prussia

    Guglielmo I - Re di Prussia
    Alla morte di Federico Guglielmo IV, Guglielmo I incline verso dottrine ultraconservatrici, pur non opponendosi a franchigie costituzionali, fu eletto nuovo sovrano. Nel campo della politica estera egli risentì assai più del fratello l'umiliazione inflitto alla Prussia a Olmütz nel 1850, e non nascondeva il suo pensiero che la Prussia fosse forte abbastanza per fare una politica propria in Germania e all'estero, e per tenere nella Confederazione un posto non inferiore a quello dell'Austria.
  • Otto von Bismark, Primo Ministro di Prussia

    Otto von Bismark, Primo Ministro di Prussia
    La crisi politica nata dopo l'affermazione elettorale dei liberali, portò Guglielmo I a conferirgli l'incarico di capo del governo e ministro degli esteri. Conservatore, di profonde convinzioni monarchiche ma realista di grande lucidità, portò a compimento in meno di dieci anni l'unificazione della Germania e la cacciata dell’Austria dal raggio di influenza. L’obiettivo fu raggiunto con l'uso della diplomazia e della potenza militare, che si esplicitò anche con una nuova guerra alla Danimarca.
  • II Guerra contro la Danimarca: annessione dello Schleswig - Holstein

    II Guerra contro la Danimarca: annessione dello Schleswig - Holstein
    La II Guerra contro la Danimarca, nota come “la Guerra dei Ducati”, fu promossa dalla Prussia, in alleanza con l'Austria per la conquista ed annessione delle regioni dello Schleswig e Holstein
  • Armistizio della guerra contro la Danimarca

    La II Guerra contro la Danimarca garantì l'annessione dello Schleswig - Holstein alla Prussia ed all'Austria. La vittoria fu conseguita in quanto i danesi abbandonati al loro destino dall'Europa dovettero accettare l'armistizio del 20/7/1864. Il conflitto avrebbe dovuto cementare, attraverso il cameratismo militare, l'unione politica fra le due principali potenze della Confederȧzione. Divenne invece il pretesto, nelle abili mani del Bismarck, per precipitare la regione in un nuovo conflitto.
  • Trattato di alleanza Italo-Prussiano

    Trattato di alleanza Italo-Prussiano
    Bismarck stipulò un trattato d'alleanza militare col regno d'Italia, recentemente costituito, anelante a liberare dall'Austria le terre italiane che questa potenza ancora deteneva. Il Trattato prevedeva l'entrata in guerra dell'Italia contro l'Austria se quest'ultima fosse stata attaccata entro tre mesi dalla Prussia. In cambio Bismarck si impegnava a concludere la pace con Vienna solo quando questa avesse ceduto all'Italia il Veneto
  • Dichiarazione di guerra della Prussia contro l'Austria

    Mentre l'Austria investiva il governo federale per far dichiarare la Prussia fuori della legge, le truppe prussiane invasero il ducato del Holstein occupato dagli austriaci. Sebbene la maggioranza federale si dichiarasse contro la Prussia, decretando una spedizione militare punitiva, il rappresentante prussiano abbandonava l'assemblea dichiarando che la Prussia considerava disciolta la Confederazione, riservandosi ogni azione per tutelare gli interessi prussiani. La guerra era appena iniziata.
  • Vittoria di Sadowa

    Vittoria di Sadowa
    La vittoria di Sadowa avvenne al culmine di una guerra in cui la Prussia si presentava con un esercito radicalmente riformato, ricco e modernizzato con contingente di circa 600.000 unità. Al contrario, quello austriaco, povero, lento ed antiquato non era adeguato a sopportare due fronti contemporanei e distanti dell'Italia e della Prussia. Ciò si tradusse nella battaglia campale di Sodowa in cui gli austriaci furono sgominati senza speranza.
  • Trattato della Confederazione Tedesca del Nord

    Trattato della Confederazione Tedesca del Nord
    La Confederazione Tedesca del Nord o Confederazione Germanica del Nord fu dapprima un'alleanza e confederazione di Stati indipendenti (1866) e poi un vero e proprio Stato (dal luglio 1867). Fu fondato dopo la guerra austro-prussiana e comprendeva gli stati tedeschi a nord del fiume Meno per un totale di 22 membri e circa 30.000.000 di persone. Essa fu il primo Stato moderno della nazione germanica e la base per il successivo Impero tedesco.
  • Trattato di pace di Praga

    Trattato di pace di Praga
    Il Trattato di Praga è un tratta di pace tra Austria e Prussia con cui la Prussia annesse lo Schleswig, Holstein e Lauenburg. L'Austria perse il Lombardo-Veneto (incluso il Friuli occidentale) e Mantova e riconobbe la dissoluzione della confederazione e la costituzione della Confederazione tedesca del nord senza la sua collaborazione.
  • Annessioni prussiane del 1866

    Annessioni prussiane del 1866
    Le annessioni prussiane ebbero luogo nel 1866, al termine ella guerra austro-prussiana con la vittoria della Prussia che non solo uscì fortificata dal conflitto, ma fu in grado di ammettere al proprio dominio diversi stati che componevano la Confederazione tedesca. A guerra conclusa, dal 1º ottobre 1866 entrarono a far parte della Prussia come sue provincie il regno di Hannover, l'Elettorato d'Assia, il ducato di Nassau e la città imperiale di Francoforte.
  • Trattato di pace Vienna

    Trattato di pace Vienna
    Il trattato di Vienna tra Italia e Austria prevedeva la chiusura della III guerra di indipendenza. Il Veneto veniva ceduto dall'Austria alla Francia, che lo avrebbe poi trasferito all'Italia, previo il consenso degli abitanti tramite un plebiscito (tenutosi il 21/22 ottobre 1866). Si disponeva la cessione del Veneto, Mantova e Udine al Regno d'Italia (che beneficiava della vittoria prussiana nonostante fosse stato sconfitto dall'Austria per terra a Custoza e per mare a Lissa).
  • Guerra tra la Francia e la Prussia

    Le cause della crisi diplomatica che nel luglio del 1870 condusse alla guerra tra Prussia e Francia devono apparentemente essere cercate nella lotta dinastica per la successione al regno di Spagna, in cui le due nazioni si erano inserite appoggiando pretendenti diversi. La guerra dichiarata dalla Francia assunse per il popolo tedesco il carattere di una difesa contro le pretese di Napoleone III che aveva iniziato in Europa una politica di espansione ed una condotta ostile verso la Prussia.
  • Resa della Francia - Sedan 1/2 settembre 1870

    Resa della Francia - Sedan 1/2 settembre 1870
    La Francia, militarmente inferiore alla Prussia e agli altri Stati tedeschi, non si era preparata al conflitto con un opportuno gioco di alleanze con Austria-Ungheria, Inghilterra, Italia e Russia che non intervennero. Le armate tedesche conseguirono una serie di vittorie culminate il 1° settembre nella battaglia di Sedan, dopo la quale i Francesi furono costretti alla resa. Alla notizia del disastro di Sedan, a Parigi scoppiò la rivoluzione e fu proclamata la caduta dell’impero.
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    Il II Reich - 1871/1918

    Unificata la Germania, Bismark ne mantenne salda e stabile la posizione creando una rete di alleati ed intese in Europa contro le Francia (Terza Repubblica) e Gran Bretagna, dotate di vasti domini coloniali. Con la Conferenza di Berlino, regolò le questioni coloniali in sospeso in Africa a proprio vantaggio. Ma con il nuovo sovrano, Wilhelm II lo scontro divenne presto inevitabile. Bismarck si dimise nel 1890 e dopo appena 20 anni il lavoro di una vita si concluse nella dissoluzione dell'impero.
  • Nascita del II Reich

    Nascita del II Reich
    La vittoria tedesca sulla Francia permise di completare l’unificazione della Germania. Gli stati della Germania meridionale aderirono alla Confederazione tedesca del nord. Il nome di Confederazione fu sostituito da quello di Reich ed il 18 gennaio 1871, dieci giorni prima della resa di Parigi, a Versailles, nella galleria degli specchi, re Guglielmo I di Prussia venne proclamato imperatore di Germania. Nel 1871 venne eletto a suffragio universale il Reichstag, che approvò la Costituzione.
  • Trattato di pace di Francoforte tra Prussia e Francia

    Trattato di pace di Francoforte tra Prussia e Francia
    Furono ratificati i dettami imposti da Bismarck: indennità di 5 miliardi, occupazione temporanea di una parte del territorio francese, cessione di Alsazia e parte della Lorena che divennero una regione dell'impero e la sfilata delle truppe vittoriose a Parigi, sugli Champs-Élysées. La guerra tra Francia e Prussia divise l'europa in due periodi storici con la radicale alterazione dell’equilibrio delle forze: la vittoria tedesca segno la fine del predominio francese sul continente.