Franz xaver winterhalter napoleon iii

Francia dal 1848 al 1871

  • Le cause che portarono alla rivoluzione del 1848

    Le cause che portarono alla rivoluzione del 1848
    -Opposizione del nazionalismo francese al trattato di Vienna che aveva indebolito la Francia e la politica del primo ministro
    -Corruzione del regime
    -Crisi economica dovuta alla malattia delle patate e ai cattivi raccolti del 1845-1846 che determinarono il rincaro della vita nel 1847, provocando in Francia, come nel resto del continente, conflitti sanguinosi
    - Crisi generale del commercio e dell'industria in Inghilterra, con catastrofiche conseguenze per l'alta borghesia e le banche francesi
  • 1848 nel resto d'Europa

    1848 nel resto d'Europa
    In Italia scoppiano insurrezioni contro gli austriaci a Milano, Padova e Venezia e contro i Borboni in Sicilia. In Germania alla notizia dell'insurrezione francese, i 39 stati confederati, tra cui la potente Prussia, tentano di formare uno stato unitario sotto il sovrano Federico Guglielmo di Prussia che rifiuta la corona. Sommosse scoppiano a Praga e in Ungheria. Nel frattempo, papa Pio IX fugge da Roma e Cavignac manda una flotta da guerra a Civitavecchia per proteggerlo e portarlo in Francia
  • Period: to

    Terza rivoluzione francese

    La scintilla che causò l'insurrezione fu l'opposizione del governo alla tenuta del "banchetto" che doveva raccogliere i consensi per l'ampliamento del corpo elettorale. Scoppiò un conflitto a fuoco che provocò morti e scatenò la sommossa dei parigini. Al termine venne proclamata la seconda Repubblica con l'abolizione della pena di morte e dello schiavismo, il suffragio universale maschile, l'istituzione di fabbriche nazionali, la libertà di stampa e la riduzione della giornata di lavoro a 10 ore
  • Period: to

    Prime elezioni e nuova costituzione

    Dopo le prime elezioni a suffragio universale maschile, il nuovo governo abrogò le riforme precedenti. Dal 23-25 giugno una nuova sommossa sconvolse Parigi a causa della grave crisi economica che opprimeva gli operai. La rivolta fu soffocata in un bagno di sangue dal generale Cavaignac. Il 4 novembre fu emanata la costituzione che si ispirava a quella statunitense, con la quale si affidava il potere esecutivo ad un presidente eletto a suffragio universale diretto per un periodo di quattro anni.
  • Luigi Napoleone Bonaparte eletto presidente della Repubblica.

    Luigi Napoleone Bonaparte eletto presidente della Repubblica.
    Il nipote di Napoleone I viene eletto presidente per quattro anni con il 75% dei voti, sconfiggendo il borghese Lamartine, il generale Cavaignac e il socialista Raspail. Napoleone fu sostenuto dai contadini che si recarono a votare al grido di "Nos plus, d'impots, à bas le riches, à bas la Repulique, vive l'Empereur!". (Non più imposte, a basso i ricchi, a basso la Repubblica, viva l'Imperatore!).
  • Period: to

    Proclamazione della Repubblica romana e intervento francese

    Dopo la fuga di Pio IX, avvenne la proclamazione della repubblica romana da parte del triumvirato composto da Mazzini, Saffi e Armellini. L'esercito francese tentò di entrare a Roma ma fu sconfitto il 30 aprile da Garibaldi a porta San Pancrazio. Nel giugno un nuovo attacco francese sconfisse la resistenza dei repubblicani e il 1 luglio pose fine alla breve vita della repubblica. Nell'aprile del 1850 Pio IX rientrò a Roma, preceduto dal triumvirato rosso dei tre cardinali.
  • Period: to

    "O Cesare o Clichy"

    Luigi Napoleone chiede la revisione della costituzione per ricandidarsi, ma l'assemblea nazionale si oppone. Essendo pieno di debiti, l'alternativa che gli si poneva era o un colpo di stato o il carcere di Clichy - la prigione per debiti parigina. Eseguì il colpo di stato, indisse un plebiscito per assicurarsi pieni poteri e abolì la costituzione per redigerne una nuova. Il 2 dicembre del 1852 restaurò l'Impero, diventando imperatore e assumendo il titolo di Napoleone III.
  • Politica coloniale di Napoleone III

    Politica coloniale di Napoleone III
    Perseguì l'obiettivo di rafforzare i possedimenti in Algeria e in Senegal, assumendo nel 1862 il controllo della Concincina e di Saigon e un protettorato in Cambogia. Nel 1860 partecipò alla II guerra dell'oppio, che portò all'occupazione di Pechino e alla concessione di rilevanti privilegi commerciali. L'intervento più noto è la seconda spedizione in Messico, che si concluse tragicamente con la fucilazione dell'imperatore Massimiliano I d'Asburgo da parte dei rivoluzionari messicani.
  • L'azione nel campo economico di Napoleone III

    L'azione nel campo economico di Napoleone III
    In campo economico sostenne l'industria, appoggiato dalla borghesia capitalistica. Attuò una politica liberista, abbassando i dazi doganali e stringendo accordi con Londra, Belgio, Paesi Bassi e altre nazioni. Sviluppò la rete ferroviaria e la ristrutturazione di Parigi. La produzione industriale aumentò del 73%, le esportazioni del 60% e l'agricoltura crebbe del 60%. Diede grande impulso alla marina mercantile, che divenne la seconda dopo quella inglese, e ai porti di Le Havre e Marsiglia.
  • L'azione in politica estera di Napoleone III

    L'azione in politica estera di Napoleone III
    Napoleone III ebbe un atteggiamento aggressivo con l'obiettivo di restituire alla Francia la sua egemonia, dando inizio ad una seria di guerre. Per indebolire l'Austria, sostenne le rivendicazioni del regno sabaudo e affiancò i britannici nella guerra di Crimea. Il successivo congresso di Parigi del 1856, per le trattative di pace dopo la caduta di Sebastopoli, determinò il declino della potenza russa in Europa e l'ascesa della Francia a prima potenza del continente.
  • Attentati a Napoleone III

    Attentati a Napoleone III
    Il 28 aprile 1855 Napoleone III e l'imperatrice Eugenia sopravvissero ad un tentativo di assassinio a Champs-Elysées da parte del patriota italiano Giovanni Pianori, che voleva vendicare il fallimento della repubblica romana. Il 14 gennaio 1858, Felice Orsini, anticlericale e mazziniano convinto, Giovanni Andrea Pieri, Carlo Di Rudio e Antonio Gomez, scagliarono tre bombe contro la carrozza dell'imperatore all'ingresso dell'Opèra. Napoleone III si salvò e Orsini fu condannato a morte.
  • Accordi di Plombieres

    Accordi di Plombieres
    Dopo l'attentato di Orsini, il governo francese e lo stesso Napoleone focalizzarono l'attenzione sulla questione italiana. Il primo ministro del regno di Sardegna, Camillo Benso conte di Cavour, incontrò segretamente Napoleone III a Plombieres nel luglio del 1858. I due convennero di unire le forze contro gli austriaci, e in caso di vittoria il regno di Sardegna avrebbe ottenuto la Lombardia e il Veneto, la Francia in cambio avrebbe avuto Nizza e la Savoia.
  • Period: to

    Avvenimenti nel resto d'Europa 1859-1867

    Il regno sabaudo dopo la II guerra di indipendenza contro l'Austria e la spedizione dei Mille, dichiarò l'unita d'Italia. Il cancelliere prussiano Bismarck, con l'appoggio dell'Italia e la neutralità della Francia, nel 1866 sconfisse l'Austria nella battaglia di Sadowa, fatto che sconvolse l'imperatore austriaco Francesco Giuseppe. L'Italia ottenne il Veneto. Bismarck fondò la confederazione della Germania del Nord, presieduta dalla Prussia e nel 1867 nacque l'impero Austro-Ungarico.
  • Guerra contro l'Austria a fianco del Piemonte

    Guerra contro l'Austria a fianco del Piemonte
    Il 27 aprile 1859, dopo aver inviato un ultimatum a Cavour, l'Austria dichiarò guerra al Piemonte. Napoleone fedele ai patti, inviò 200mila soldati in Italia, che si unirono alle truppe piemontesi. Gli austriaci furono sconfitti prima a Magenta e poi il 24 giugno nella sanguinosa battaglia di Solferino e San Martino, dove morirono oltre 40mila uomini. L'imperatore decise di firmare l'armistizio con gli austriaci a cui seguì la pace di Zurigo del 10 novembre 1859, ottenendo Nizza e Savoia.
  • Period: to

    La terza repubblica

    La Terza Repubblica fu proclamata il 4 settembre 1870, dopo la sconfitta di Sedan e la caduta del secondo impero. Di fatto inizia solo nel 1875, al termine delle lotte tra bonapartisti, repubblicani e monarchici, che avevano vinto le elezioni del 1871 ma erano divisi sulla scelta del re. La missione di Bismarck è compiuta. Il nuovo stato prussiano avanza e mira a conquistare l'Europa, forte della sua potenza militare.
  • La caduta di Napoleone III con la sconfitta di Sedan

    La caduta di Napoleone III  con la sconfitta di Sedan
    Subito dopo la vittoriosa guerra contro l'Austria, Bismarck iniziò a provocare la Francia per costringerla a dichiarare guerra, assicurandosi prima la neutralità della Russia. Napoleone III cercò di convincere l'Italia e l'Impero Austro-Ungarico ad allearsi per contrastare la Prussia, ma questi rifiutarono. Le ostilità tra Francia e Prussia iniziarono il 19 luglio 1870, i prussiani dapprima conquistarono l'Alsazia e il 2 settembre 1870 sconfissero a Sedan Napoleone III, che fu fatto prigioniero.
  • Armistizio e trattato di Francoforte

    Armistizio e trattato di Francoforte
    Il 4 settembre del 1870 fu abbattuto l'impero di Napoleone III e proclamata la repubblica. A Parigi si formò un governo di salute pubblica con a capo prima Leon Gambetta e poi Adolphe Thiers che portò Il 28-29 gennaio 1871 all'armistizio con i prussiani e al successivo trattato di pace di Francoforte del 10 maggio che prevedeva la cessione dell' Alsazia-Lorena agli stati tedeschi, il pagamento di 5miliardi di franchi oro come indennità di guerra e truppe tedesche sul territorio francese.
  • La comune di Parigi

    La comune di Parigi
    Parigi rifiuta di fare atto di sottomissione e cedere l'Alsazia-Lorena ai tedeschi. Così il 18 marzo 1871 scoppia una sommossa nella capitale chiamatasi "Comune di Parigi". L'insurrezione della comune fu soffocata nel sangue da Louis Adolphe Thiers con l'uccisione di 30mila persone e numerose deportazioni in Nuova Caledonia. Guglielmo I si fece nominare imperatore a Versailles proclamando il secondo Reich. Successivamente Thiers divenne presidente della Repubblica fino al 1873.