Dall'Ellenismo all'Età imperiale

  • 323 BCE

    Callimaco

    Dall'ambiente chiuso del Mousaion, Callimaco elabora una poesia destinata a un pubblico di dotti, selezionato e specializzato, caratterizzata da dottrina, evidente nel gusto erudito per l'eziologia, la contaminatio di generi e la metapoiesis, brevitas e raffinatezza. Callimaco diventa pertanto emblema della nuova poetica alessandrina, strettamente legata allo studio filologico.
  • Period: 323 BCE to 200 BCE

    Età Ellenistica

    Dopo la morte di Alessandro Magno, il grande Impero si sfalda nei regni dei diadochi e dei loro epigoni, i quali conducono una politica culturale fondata sull'evergetismo, promuovendo l'istituzione di biblioteche e centri di studi. I principali centri di potere e, quindi, di erudizione sono Alessandria d'Egitto, dove, sotto la dinastia dei Tolomei, sorge il Mousaion, e Pergamo.
  • 321 BCE

    Nasce la Nea, la commedia nuova

    Menandro, principale esponente del genere, esordisce sulla scena ateniese: sulla base di un repertorio di situazioni stereotipate, la commedia nuova risponde al gusto di un pubblico borghese mediante intrecci elaborati attorno alla dimensione umana, individuale e quotidiana che li coinvolge direttamente.
  • 320 BCE

    Nuove filosofie: lo stoicismo di Zenone e l'epicureismo

    Il nuovo contesto politico, venuta meno la realtà della polis, alimenta una nuova concezione dell'uomo, il quale, aprendosi alla dimensione individuale, necessita di concentrare l'indagine sugli aspetti etici e morali, al fine di individuare il farmakon per la felicità.
  • 315 BCE

    Teocrito

    I paesaggi della Sicilia e l'ambientazione mediterranea ispirano la produzione poetica di Teocrito, il quale, lontano dal lavoro filologico, inaugura una poesia bucolica e pastorale, risultante dalla dialettica tra realismo e idealizzazione, in cui il paesaggio, descritto con dovizia di particolari, è trasfigurato nell'ottica dell'io lirico.
  • 300 BCE

    La letteratura d'evasione

    Parallelamente alla poesia erudita delle corti ellenistiche, si sviluppa una produzione in prosa di consumo destinata al grande pubblico: i generi che si sviluppano sono il "romanzo" e la novella, il cui nucleo tematico è l'eros idealizzato, costruiti su schemi narrativi costanti.
    Tale produzione conosce massima diffusione in età imperiale, in particolare con Longo Sofista, il quale, tra il II e il III secolo d.C. scrive "Le avventure pastorali di Dafne e Cloe".
  • 300 BCE

    L'epigramma

    Il genere epigrammatico, nato con destinazione funebre, fiorisce in età ellenistica, prestandosi alle esigenze di brevità, sintesi espressiva e ricercatezza formale: le due scuole principali nel III secolo a.C sono la dorico-peloponnesiaca (Leonida, Nosside, Anite) e la ionico- alessandrina (Ascelpiade, Posidippo).
  • 290 BCE

    Apollonio Rodio

    Con le Argnautiche, Apollonio Rodio ridefinisce la tradizione epica greca alla luce della nuova poetica di età ellenistica: affidando centralità all'eros e alimentando il gusto per l'erudizione, l'antica saga mitica lascia spazio all'introspezione psicologica, cosicché il protagonista maschile, Giasone, diviene antieroe amekanos e Medea, corrispettivo femminile, è lacerata dal dissidio interiore tra pudore e desiderio.
  • 200 BCE

    L'epigramma

    Tra il II e il I secolo a.C., gli autori di epigrammi provengono principalmente dalla Siria, collocandosi nella cosiddetta scuola fenicia, e sono legati all'ambiente romano (Antipatro e Filodemo, non Meleagro).
  • Period: 200 BCE to 31 BCE

    L'età greco-romana

    Nel II secolo a.C, l'ondata espansionistica romana nel Mediterraneo, dopo le guerre puniche, coinvolge anche il mondo ellenistico (simbolica la distruzione di Corinto, nel 146 a.C), determinando la nascita di una nuova classe dirigente greco-romana: si assiste a una profonda integrazione tra mondo greco e mondo latino, che, al di là dei rapporti diplomatici, vede l'Ellade come scuola e modello culturale.
  • 167 BCE

    Polibio

    All'indomani della battaglia di Pidna, nel 167 a.C., Polibio diviene ostaggio e, deportato a Roma, entra nel circolo degli Scipioni, gens nel cuore della vita politica ed economica dell'Urbs: da tale ambiente privilegiato, Polibio, abile diplomatico, scrive un'opera storica illustrando in modo organico le dinamiche che hanno condotto tutto il mondo conosciuto sotto il dominio di Roma, individuandone il fine nell'utilitas politica della nuova classe dirigente.
  • Period: 31 BCE to 529

    L'Età Imperiale

    Dopo la battaglia di Azio nel 31 a.C, Ottaviano, a capo di un territorio vastissimo, si fa conferire il titolo di Augustus nel 27 a.C., segnando l'istituzione del principato. L'arte diviene instrumentum regni, programmaticamente funzionale alla celebrazione del potere: si assiste alla rinascita della grecità sul piano culturale e alla ripresa delle forme di divinizzazione dei sovrani, proprie dei regni ellenistici.
  • 50

    Plutarco

    Tra la fine del I e l'inizio del II secolo, il cosiddetto "beatissimum saeculum" per la politica filellenica degli Antonini, si colloca Plutarco, il quale incarna il ruolo di mediatore culturale tra il mondo greco e quello latino attraverso un'opera di biografia storica, in cui pone a confronto personaggi illustri dell'uno e dell'altro.
  • 70

    Giuseppe Flavio, la Guerra Giudaica

    La venerazione del potere imperiale non è accettata dal popolo ebraico, che professa una religione monoteista: la nascita del regno di Siria nel 63 a.C., con cui termina l'indipendenza della Giudea, alimenta l'ostilità verso Roma che sfocia nella prima guerra giudaica e nella distruzione del Tempio di Gerusalemme. Giuseppe Flavio, ebreo consegnatosi a Vespasiano, scrive un'opera storiografica in cui difende il popolo ebraico ed esalta la grandezza di Roma come adempimento della volontà divina.